Riaprono al pubblico i Castelli Tapparelli d'Azeglio a Lagnasco
Dopo oltre tre anni di chiusura l’amministrazione comunale ha celebrato la fine dei lavori con il D’Acord Fest. Oggi il concerto di Niccolò FabiI Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco tornano nuovamente visitabili dopo oltre tre anni di chiusura. L’amministrazione comunale ha voluto celebrare in modo ufficiale il momento della riapertura, per sottolineare l’importanza di questo risultato, che restituisce agli amanti della storia e della cultura un monumento di notevole rilevanza, vero scrigno di bellezze del Rinascimento Piemontese.
Un percorso di riscoperta avviato all’inizio degli anni ’90, da quando un gruppo di giovani appassionati lagnaschesi fondò un’associazione dandosi il nome di “d’Acord”, richiamandosi allo storico motto della famiglia Tapparelli che, tramite Casa Savoia, sancì la pace con i vicini conti Falletti. L’interesse di rendere pubblico e fruibile un bene storico che all’epoca era di proprietà privata (di quell’Opera Pia Tapparelli fondata per volere testamentario dell’ultimo discendente della nobile casata, il Marchese Emanuele d’Azeglio) e nell’ultimo secolo adibito a diversi usi, ultimo dei quali un vero e proprio “condominio” abitato da decine di famiglie. Dopo il primo grande cantiere di restauro statico ed architettonico, avviato dalla Giunta Persico nel 1998 con il coinvolgimento degli Stati Generali del Piemonte ed il supporto economico di Ministero, Regione e Fondazioni Bancarie, nel 2008 l’apertura del primo ed attuale percorso museale ed il passaggio a patrimonio pubblico nel 2010.
L’attuale amministrazione comunale, quando si insediò nel 2019, si attivò fin da subito per il rilancio del bene storico, per integrare ed impreziosire una proposta turistica culturale territoriale già ampia ed apprezzata, scontrandosi però con un’amara realtà: l’assenza dell’indispensabile certificazione di prevenzione incendi del percorso museale. Di qui la forzata chiusura, in parte attutita dal periodo della pandemia, l’affidamento dell’incarico progettuale che ha quantificato le opere necessarie in un onere di 200 mila euro, per i quali il Comune ha ottenuto l’importante cofinanziamento di 120 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.
Contestualmente alla realizzazione dei lavori, conclusi da poche settimane, l’amministrazione comunale ha lavorato al bando di gestione, trovando l’interesse di alcuni operatori del settore ed affidando poi il rilancio dei Castelli (che può integrarsi con il Giardino delle Essenze, che fa parte della “rete dei Giardini” delle Terre dei Savoia) ad Insite Tour, che già si occupa della gestione della Porta di Valle di Saluzzo e della Torre Civica di Cuneo, solo per citare due incarichi che potranno contribuire ad offrire ai visitatori un pacchetto turistico territoriale integrato.
Per la riapertura, l’amministrazione comunale ha voluto fare le cose in grande, promuovendo e patrocinando un apposito Festival cultural-musicale, denominato emblematicamente “D’Acord Fest” ed organizzato con la fondamentale collaborazione dell’associazione “Riapriamo i Castelli” (nata lo scorso anno per la raccolta firme che portò i Castelli al 17° posto nazionale nella classifica dei “Luoghi del Cuore FAI”) e della Pro Loco, e che si concluderà domenica 3 settembre con l’atteso concerto del cantautore Niccolò Fabi.
All’inaugurazione ed al successivo taglio del nastro, svoltasi nel tardo pomeriggio di venerdì 1 settembre, hanno partecipato numerosi rappresentanti di enti ed istituzioni che da sempre credono in questo territorio e con cui il Comune in questi ultimi anni ha intensificato i rapporti di collaborazione: dal governo nazionale (rappresentato dall’On. Monica Ciaburro) a quello regionale (presente con il consigliere Paolo Demarchi), Fondazione ARTEA, Terre dei Savoia, Octavia, Terres Monviso, ATL Cuneese e tutti i Comuni del territorio. Un territorio che da oggi potrà fregiarsi di un valore aggiunto tra le apprezzate e ricercate proposte destinate ad un crescente turismo culturale.
c.s.
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