Si è svolta oggi pomeriggio ad Alba una manifestazione per il diritto all’aborto, convocata dall'Associazione ApertaMente. Diversi gli interventi di attivisti e militanti in difesa della legge 194 del 1978 e contro la scelta della Regione Piemonte di finanziare il “Fondo vita nascente”.
Dante Anderlini, segretario di ApertaMente: “L'art. 5 della Legge 194/1978 prevede già la rimozione degli ostacoli al termine della gravidanza ove rimovibili. Il finanziamento alle associazioni pro-vita non garantisce la neutralità delle informazioni che la gestante riceve ingerendo pericolosamente sulla libertà di scelta”. A farle eco Alice Depetro, tesoriera: “Iniziative simili sono fortemente discriminatorie perché tutelano un essere che non può di fatto soffrire a scapito della salute e del benessere psicologico della donna”.
“Prima della legge 194 esisteva già l'aborto - ha aggiunto Filippo Blengino, in rappresentanza di Radicali italiani e +Europa - ossia quello clandestino e di classe. Assurdo che il presidente del Consiglio Meloni dica di non voler modificare la legge sull'aborto e poi, nelle Regioni in cui governa la destra, sistematicamente si mettano bastoni tra le ruote alle donne che vogliono abortire”. Conclude il sit-in Sarah Disabato, M5S, dichiarando: “Gli attacchi nei confronti del diritto all’aborto da parte del centrodestra sono stati molteplici, difendere la legge 194 è un nostro dovere”.