Dal nuovo documento risultano 124 coperture e superfici bonificate negli anni 2010 – 2017 pari a 108.695 metri quadri; 121 nuove coperture e superfici rilevate negli anni 2010 – 2017 corrispondenti a 29.525 metri quadri ancora da bonificare. Il primo censimento era stato eseguito dall’Ufficio Ambiente del Comune negli anni 2009 – 2010 seguendo le segnalazioni di alcuni proprietari ed attuando rilevamenti sulle coperture in “eternit” dei principali fabbricati residenziali e produttivi esistenti sul territorio comunale.
Mentre nel 2010 le strutture in eternit e amianto effettivamente presenti in città erano 231.505, con le bonifiche effettuate negli anni successivi, i metri quadrati ancora da bonificare sono scesi a 122.810 costituite da 279 coperture e superfici tra esistenti e rilevate al 31 dicembre 2017. Quasi dimezzate rispetto al 2010.
I 122.810 metri quadrati attuali si trovano su 75 fabbricati residenziali (abitazioni, garages per 13.115 metri quadri), 72 fabbricati produttivi (artigianale, industriale, commerciale, allevamenti per 96.200 metri quadri) e 132 fabbricati di altro tipo come tettoie, magazzini agricoli, portici, ricoveri attrezzi per 13.495 metri quadri.
"La Città di Alba - ricorda l’assessore all’Ambiente Massimo Scavino - ha creato lo 'Sportello Informativo Amianto' aperto da febbraio 2017 presso l'ufficio Ambiente comunale e coordinato dall'architetto Italo Sobrero dove è possibile ricevere tutte le informazioni in materia. Nell’ultimo anno, l’ufficio ha svolto un minuzioso lavoro di censimento sulle coperture cittadine, presumibilmente contenenti amianto, completando i rilevamenti con il supporto del volo aereo e con sopralluoghi mirati nelle varie zone del territorio. Rispetto al 2010, i dati aggiornati sulle bonifiche confermano un netto miglioramento. Continueremo con l'opera di sensibilizzazione contattando tutti i proprietari di siti ancora da bonificare, spiegando loro anche le opportunità relative ai contributi o alle detrazioni che costantemente monitoriamo".
La presenza di amianto non corrisponde obbligatoriamente ad esposizione ed a rischio per la salute, a condizione che siano seguite le normative in materia, sia in ambito produttivo sia in ambito privato. Il decreto ministeriale del 6 settembre del 1994 su normative e metodologie tecniche di applicazione per la cessazione dell'impiego dell'amianto prevede obblighi specifici per i proprietari di immobili singoli (case, capannoni, ecc.), per gli amministratori condominiali e per i datori di lavoro.
In caso di presenza di copertura in amianto vige per tutti l’obbligo di redazione del “programma di custodia e manutenzione”, da aggiornare periodicamente e che consiste in un documento di valutazione circa lo stato del materiale e le misure di sicurezza adottate al fine di ridurre al minimo il rischio. Considerata la potenziale ricaduta sulla salute pubblica dovuta al rilascio di fibre di amianto, nel caso di coperture e manufatti in cattivo stato di conservazione, le eventuali segnalazioni devono essere inviate al Sindaco quale Autorità Sanitaria Locale, che provvederà a richiedere all’A.R.P.A. e all’A.S.L., le verifiche del caso, a seguito delle quali emetterà i provvedimenti ritenuti necessari.