ALBA - Alba, il sindaco a confronto con i comitati di quartiere: ''L'apertura del nuovo ospedale lascia questioni aperte''

Diverse le preoccupazioni espresse: dalla provinciale inadeguata a reggere il traffico al trasporto pubblico non agevole

Redazione 29/07/2020 16:46

 
Dopo l’incontro la scorsa settimana al Municipio di Alba tra i comitati di quartiere e i vertici dell’Asl Cn2, i rappresentanti dei sodalizi cittadini hanno voluto confrontarsi con il sindaco Carlo Bo e il consigliere comunale con delega ai Quartieri Nadia Gomba sull’ospedale unico Michele e Pietro Ferrero di Verduno e sul vecchio nosocomio San Lazzaro ad Alba. Diverse le preoccupazioni espresse: la Sp7 inadeguata a reggere il traffico, il trasporto pubblico non agevole dalle frazioni obbligate a raggiungere Alba per poter usare i mezzi diretti a Verduno, il futuro dell’ospedale cittadino, in cui i quartieri auspicano di veder realizzata la Casa della salute, le ripercussioni della chiusura del vecchio nosocomio sull’area commerciale circostante.
 
"L’apertura dell’ospedale unico – dichiara il sindaco Carlo Bo lascia ovviamente ancora aperte molte questioni che come amministrazione stiamo seguendo tutte da vicino in sinergia con l’Asl Cn2 e la Regione, sia sul fronte viabilità sia su quello  trasporto pubblico che dovrà essere ancora affinato dopo una prima fase di rodaggio. Come ho detto anche ai commercianti della zona del San Lazzaro, incontrati poche ore prima dei comitati di quartiere, l’immobile non è sicuramente semplice da alienare, soprattutto se messo all’asta insieme al Santo Spirito di Bra. Anche il Comune si augura di vederlo diventare la sede della Casa della salute. Dopo l’incontro già avuto alcune settimane fa con la direzione dell’Asl Cn2, cercheremo ora di aprire un dialogo tra la città con i suoi quartieri e la Regione”.
 
Il consigliere con delega ai Quartieri Nadia Gomba: “I comitati nelle scorse settimane hanno mandato una lettera al presidente della Regione Alberto Cirio e al sindaco di Alba per esprimere le loro preoccupazioni e fare le loro proposte. L’apprensione più grossa riguarda il destino del vecchio nosocomio, luogo ideale per la Casa della salute che dovrà garantire la continuità assistenziale sul territorio. Ringraziamo il sindaco che ci ha rassicurati che farà di tutto perché l’ospedale non diventi un luogo abbandonato nel cuore della città”.

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