"Siamo profondamente dispiaciuti per la decisione dell'Amministrazione comunale albese di interrompere la tradizione dei mercati domenicali di ottobre legati alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba". Sono le parole della referente per i mercati albesi di FIVA, Manuela Songia, condivise dal presidente di FIVA Alba Sergio Coraglia, che negli ultimi mesi hanno lavorato, insieme al Comune di Alba, suggerendo soluzioni alternative alla cancellazione totale dell'evento. Il “mercato ambulante della Fiera”, così come è diffusamente conosciuto, coinvolge ogni anno circa 400 espositori lungo i corsi Langhe e Piave e aree limitrofe, attraendo un pubblico numeroso ormai habitué.
"Non solo – sottolinea Songia -: oltre al venir meno di un appuntamento consolidato e oltre ai mancati guadagni diretti per gli operatori su area pubblica, si registreranno danni a monte della filiera da parte dei produttori che riforniscono il commercio ambulante nonché perdite per i negozi in sede fissa, i bar e i ristoranti".
"Comprendiamo le difficoltà organizzative in epoca Covid-19, con la necessità di mettere in campo misure di igiene e sicurezza straordinarie rivolte a grandi numeri – prosegue Songia – ma il Comitato FIVA aveva proposto soluzioni più gestibili, come la suddivisione degli ambulanti sulle quattro domeniche e un maggiore distanziamento tra i banchi, in modo che l'evento potesse avere luogo, pur ridimensionato. Forse sarebbe servito più coraggio da parte dell'Amministrazione comunale, per evitare l'ennesima batosta ad un settore già estremamente colpito dall'emergenza sanitaria".