ALBA - Asti-Cuneo, pioggia di lamentele sul free flow: "Sistema folle"

La lettera di un'automobilista, indirizzata direttamente alla concessionaria: "Chi ha detto che tutti debbano essere in possesso di carta di pagamento elettronico, smartphone o computer?

Redazione 17/01/2025 08:19

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da un'automobilista alla società Asti-Cuneo, che gestisce l'omonima tratta autostradale.
 
Il giorno 25 novembre ero a Govone e ho visto che per recarmi ad Asti potevo percorrere il tratto autostradale A33 (Asti-Cuneo). Arrivata al casello autostradale mi sono accorta che tutte le postazioni erano chiuse e recavano l'indicazione a proseguire in quanto passaggio free-flow (dall'inglese libero fluire). Ora di libero non vi è proprio nulla, in quanto obbligo di pagamento. Dall'Enciclopedia Treccani liberamente consultabile al sito https://www.treccani.it/vocabolario/libero/ che definisce: "Riferito a cosa: a. Non vietato, o non sottoposto a freni, a restrizioni: ingresso l., possibilità di entrare in un pubblico locale senza pagare".
 
Innanzitutto siamo in Italia e sarebbe cosa giusta scrivere nella lingua del paese, ma è noto che quando la si vuol mettere nel posto a qualcuno si utilizzano anglicismi perchè più "figo". Continuo la mia narrazione, non mi cruccio e non conosco questo sistema "free flow" perciò sono tranquilla. A gennaio vengo a conoscenza da un amico di amici, ovvero un'usanza molto all'italiana (che per fortuna esiste ancora) che quel "dannato" passaggio doveva essere innanzitutto pagato e per fare ciò registrarsi su un sito in cui inserire l'identificativo del veicolo (ovvero la targa) e poi selezionare il metodo di pagamento. Vi risparmio tutte le imprecazioni e gli anatemi rivolti a voi (condiviso ampiamente dalla sottoscritta) e al vostro meschino sistema di pagamento. Ora questo è un sistema pazzo e folle. Chi ha detto che tutti debbono essere in possesso di carta di pagamento elettronico, smartphone o computer e saperci un minimo navigare? Che cosa deve ancora succedere affinchè questo sistema maledetto venga smantellato? E soprattutto quando sono entrata in autostrada non era specificata la modalità di pagamento e nel caso l'aveste anche scritta, mi spiegate con quale criterio avrei dovuto leggerla mentre sono alla guida di un veicolo? (vedere regolamenti stradali sulla distrazione alla guida peraltro condivisa nelle bacheche autostradali). 
 
Ho effettuato il pagamento il giorno 12 gennaio e nella ricevuta viene espressamente scritto che il mancato pagamento ammonta a 5,79 euro, senza specificare l'importo originario e la mora applicata. Ho motivo di credere che questa ricevuta debba essere considerata fuori legge dal momento che non viene specificato l'importo iniziale e la mora applicata e mi sovviene il sospetto che la vostra facciata di Società Autostradale S.P.A. sia in realtà costituita da usurai ben inseriti nel tessuto sociale ed autorizzati a "strozzinare" gli utenti, in quanto tale somma non giustifica il percorso da me effettuato di circa 20 km. Pretendo spiegazioni in merito a tale "porcheria" propinata agli ignari automobilisti e soprattutto vorrei sapere se è vero che in caso di mancato pagamento entro 60 giorni vengano decurtati due punti dalla patente di guida e quale sia la motivazione alla base di questa scelta. Se ciò corrispondesse al vero, qual è l'autorità competente che ha permesso a voi società privata di arrogarvi tal diritto?
 
Sappiate che questa lettera verrà inoltrata a diverse testate giornalistiche, alla Procura della Repubblica sede di Cuneo e al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. 
 
Marialuisa Ferrante 

Notizie interessanti:

Vedi altro