A due anni da “El Cico Latino”, l'album che 'aggiusta la bocca' in qualsiasi momento della giornata, i Trelilu tornano per festeggiare il primo quarto di secolo di attività: venticinque anni trascorsi scorrazzando in lungo e in largo portando musica ed allegria.
Ed ecco “Baciamoci i gomiti!”, il sedicesimo album, quello che unisce assolute 'primizie' ad una 'bella carrettata' di canzoni indimenticabili. Ben diciassette tracce per celebrare un cammino, avviato nel 1992, che lunedì 13 marzo 2017 verrà ufficialmente celebrato con una grande festa in programma al Teatro Alfieri di Torino (biglietti disponibili www.ticketone.it).
Uno spettacolo unico, con tantissimi ospiti, perché «tanto lo sappiamo che in Brasile non ci andiamo e allora le Olimpiadi ce le facciamo qui come ci piace a noi; le conoscete le sane discipline del pentuthlon antico? Mettere le gambe sotto il tavolo, alzare il gomito, prendersi la pancia in mano e tante altre.
Corriamo al botteghino per guadagnare i migliori posti al sedere e… baciamoci i gomiti». Dalla storia del 'diversamente udente' “Giuanin d'la siula” alle proposte di 'new business' del “Parcheggio della luna” e dell'“Autoveloss”, sino alla lettera di Franco agli “Egregi Rolling Stones” ed alla ballata “Land endaran”: cinque inediti che risaltano all'interno di una track list che vede anche intramontabili 'evercrin', tra cui “Tere”, “Biscotti d'la salute” e “La Cavala”, tutti riarrangiati e riproposti con una nuova veste musicale.
Venticinque anni di attività dei Trelilu, un traguardo decisamente altisonante per il gruppo che ad oggi rappresenta a pieno titolo la tradizione popolare piemontese. Un gruppo di amici, dal genere Pop: il Maestro Spiegazza, Bertu, Peru e Franco, sono abituati a palcoscenici d'ogni tipo, da San Clemente di Rimini a Cantù, sino al concerto di Conthey (Svizzera), passando per l'esordio teatrale al fianco di Alessandro Perissinotto, scrittore, prima appassionato poi amico, divertendosi nel raccontare la sua 'Busiarda', sino alla più recente collaborazione con le “Blue Dolls”.
I Trelilu, nati nelle Langhe oggi patrimonio Unesco, portano in giro per l'Italia la più vera e genuina tradizione del territorio natìo, ricoprendo il ruolo di ambasciatori di un territorio in loro personificato.
D'altronde… “Tuti suma 'n poc Lilu!”