“Quando penso a Mario Roggero, a tutto quello che ha dovuto subire nella sua vita di commerciante serio e scrupoloso, provo a mettermi nei suoi panni. Un padre di famiglia, un lavoratore, che più volte ha visto il suo patrimonio volatilizzarsi in un attimo, strappato via da gente che a differenza sua ha scelto la strada del crimine”. Lo ha detto il senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio nel corso del suo intervento nell’aula del Senato, in occasione del quale ha espresso la solidarietà di molti colleghi al gioielliere di Grinzane.
“Posso solo immaginare cosa voglia dire trovarsi davanti ad un’arma che minaccia me e, ancor peggio, mia moglie e le mie figlie”, ha proseguito Bergesio che ha anche letto un passo tratto dal post di una delle figlie di Roggero: “Ricordi brutali, che mettono i brividi - ha affermato il senatore -. Di fronte ai quali, come rappresentante delle istituzioni, non posso che farmi delle domande: cosa avremmo potuto fare e cosa possiamo fare più e meglio di quanto non si sia già fatto per evitare che simili tragedie accadano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti della famiglia Roggero?”.
“Aderirò convintamente alla raccolta fondi promossa dalla famiglia Roggero per aiutare Mario e i suoi famigliari a sostenere le enormi spese che devono affrontare ed invito tutti a farlo - ha il parlamentare leghista -. Sarò sempre al fianco dei tanti Mario che purtroppo spesso nel nostro Paese si trovano ad affrontare situazioni dolorose ed umilianti. Ma oggi abbracciamo da quest'aula la famiglia Roggero, persone della mia terra, il Cuneese, che dà tanto senza chiedere mai niente”.