Incontro oggi pomeriggio ad Alba per “Piemonte Cuore d’Europa”, il roadshow che la Regione ha voluto organizzare per condividere con i rappresentanti del mondo economico, sociale e istituzionale di tutto il territorio i documenti di lavoro che delineano le priorità su cui concentrare le risorse in arrivo nei prossimi anni dall’Europa: dai fondi del Recovery Plan, per i quali è stato presentato un piano del valore di 13 miliardi di euro, alla prossima programmazione dei fondi europei 2021-2027, che avrà un valore di quasi 4 miliardi di euro (circa un miliardo in più rispetto al passato). Una programmazione che si concentrerà su 5 obiettivi: un Piemonte più intelligente e competitivo, più verde e sostenibile, più connesso, più sociale e inclusivo, più vicino ai cittadini.
“Questa sede dell’Associazione Commercianti Albesi - ha esordito il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - mi ricorda che ce la possiamo fare, ripensando alle condizioni in cui era dopo l’alluvione del 1994. Non è la prima volta che dobbiamo rialzarci da una situazione che ci ha messi in ginocchio. Per farlo, la prioritò assoluta devono essere i vaccini, perché ripartirà prima chi prima avrà vaccinato la sua gente. La campagna vaccinale va avanti spedita, ma deve farlo in maniera ancora più forte. Ieri a Roma ho incontrato il generale Figliuolo, che si è complimentato con noi per aver raggiunto la soglia di 20.000 somministrazioni al giorno. Il nostro obiettivo è di arrivare a 30.000 per metà aprile e per raggiungerlo abbiamo bisogno di una fornitura di vaccini con ritmi certi e quantità consistenti. Ma occuparci della campagna vaccinale - ha proseguito il presidente - non deve distogliere l’attenzione dall’importanza di progettare il futuro, a partire dai contenuti del Recovery e dei fondi europei. Per questo motivo abbiamo voluto raccogliere le istanze del territorio, uscendo dagli uffici regionali, per scrivere dei bandi che possano essere davvero utili a chi vive nella vita reale. Abbiamo anche raccolto le proposte di 400 ragazzi che per la prima volta hanno espresso il loro pensiero, perché sono loro che vivranno concretamente in futuro quello che scriviamo adesso nei documenti”.
Il presidente Cirio ha poi affrontato i temi prioritari del territorio, iniziando dal completamento dell’autostrada Asti-Cuneo e dalla realizzazione delle opere complementari.
Ha poi fatto presente che “per la pista ciclabile sul tracciato della ferrovia Alba-Asti siamo all’ultima chiamata per cambiare i destini delle zone attraversate. Ritengo sia una grande opportunità che non dobbiamo perdere”.
In merito al terzo ponte sul Tanaro, ha ricordato “che manca il completamento del finanziamento complessivo” ed ha annunciato che “la Regione è disponibile a fare la propria parte in modo che si possa partire. Sarebbe un risultato straordinario a meno di due anni dal nostro insediamento”.
Per la futura destinazione dell’ospedale di Bra, ha sostenuto che “se c’è accordo del territorio potrà diventare una Casa della Salute che potremo prevedere all’interno del Recovery Plan”.
Tra i temi evidenziati dai rappresentanti delle istituzioni, delle varie categorie economiche, dei sindacati e dalle numerose istituzioni presenti ci sono il sostegno al recupero della competitività delle imprese con le infrastrutture e la connettività digitale, gli investimenti in edilizia scolastica per la formazione dei giovani, la mobilità sostenibile, i collegamenti tra le varie città con strade e trasporti pubblici.
In conclusione, il presidente Cirio ha evidenziato come questo sia un momento storico, perché si stanno definendo le linee di indirizzo per lo sviluppo dei prossimi 10 anni: “Abbiamo a disposizione cifre che non vedremo mai più e che ci permetteranno di favorire lo sviluppo del sistema produttivo e infrastrutturale. Ma saremo competitivi solo se sapremo individuare e condividere progetti con immediate ricadute sul territorio, oltre a investire sull'istruzione e sulla formazione professionale. Sono certo che se porteremo al presidente Draghi un documento del Piemonte, e non solo della Regione, daremo alla nostra voce più forza. Importante sarà anche poter applicare il cosiddetto ‘Modello Genova’ per le opere pubbliche, perché, senza abbassare di un centimetro l’attenzione verso la legalità, abbiamo bisogno di regole veloci e facili da applicare”.