Nasce, come progetto pilota in tre regioni italiane, l'infermiere di comunità inviato in parrocchia: avrà l'obiettivo di intercettare i bisogni dei cittadini più deboli ed emarginati che spesso fanno fatica ad entrare in contatto con il servizio sanitario nazionale. La Regione Piemonte, tramite la Asl CN2 Alba Bra, ha deciso di partecipare al progetto sperimentale attivato dalla Diocesi di Roma, Alba e di Tricarico in Basilicata. Ieri la presentazione con una conferenza a Roma.
Per l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi: “Il progetto prevede di includere le parrocchie nell'ambito dei servizi di assistenza territoriale già presenti e diffusi nell'Asl ed in ulteriore sviluppo per effetto del Piano regionale cronicità. L'obiettivo principale è di raccogliere i bisogni di salute nonché orientare ed accompagnare le persone che frequentano parrocchie ed oratori, in collaborazione con personale volontario reso disponibile dalle istituzioni religiose. Il progetto consentirà di incrementare i punti di ascolto e attività presenti nell'ambito dei servizi territoriali di prossimità in un contesto di sussidiarietà e di risposte eque ed appropriate a quelle persone più deboli e bisognose, che per loro natura sono le più indifese. Ringrazio la Diocesi di Alba e l’Asl Cn2 per la loro disponibilità ad attivare il progetto sperimentale”.