ALBA - L'Osservatorio Langhe e Roero contro il free flow sull'Asti-Cuneo: "Sistema perverso, non funzionerà mai"

La lettera inviata alle istituzioni del territorio: "Al di là dei malfunzionamenti, non porta alcun vantaggio, solo disagi"

Redazione 23/01/2025 10:34

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata dal direttivo dell’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero. La missiva è indirizzata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, ai presidenti delle Province di Cuneo e Asti e ai Sindaci di Alba, Asti, Castagnito, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Neive, Roddi, Verduno, Bra e Cherasco.
 
Egregi Signori,
il danno ambientale prodotto dal completamento della A33 Asti-Cuneo è purtroppo sotto gli occhi di tutti: si termina male e in ritardo una infrastruttura a servizio delle nostre comunità. Auspicavamo che il suo completamento, indigesto, potesse almeno servire a migliorare la viabilità ordinaria dei nostri Comuni, pesantemente ingolfati dal traffico, sia sulle strade comunali che provinciali. Fin dal primo momento, chiedemmo di favorire l’uso della tratta Castagnito-
Cherasco rendendola gratuita, tenuto conto che già lo è la tangenziale di Alba, e proponemmo di compensare il minor introito al concessionario, per il periodo
residuo di concessione, evitandogli di sostenere l’investimento del sistema free flow. Non fummo ascoltati e ora tocchiamo tutti con mano che il sistema free flow non potrà mai funzionare per la macchinosità del pagamento per la maggioranza degli utenti che non usano il telepedaggio. Tra gli utenti non vanno dimenticati i tanti turisti che vengono “ingabbiati” nel sistema che li obbliga a enormi perdite di tempo e soldi, in modo particolare gli stranieri.
 
Così al danno ambientale generato dalla pessima scelta del progetto di completamento autostradale, aggiungiamo anche quello dovuto dall’inquinamento
che il traffico locale genera a causa del mancato uso dell’autostrada per il sistema di pagamento adottato. Ci teniamo a precisare che, aldilà dei malfunzionamenti che molti cittadini hanno segnalato e che prima o poi si risolveranno, il sistema in sé è perverso e inaccettabile, non potrà mai funzionare, toglie la LIBERTÀ ai cittadini di scegliere il sistema di pagamento che più li aggrada, non porta alcun vantaggio, solo disagi: gli utenti con telepedaggio sfrecciavano prima davanti ai caselli come ora di fronte al portale free flow e la maggioranza che non gradisce il telepedaggio (per i costi non controllabili, per il basso utilizzo, per altre qualsivolgia ragioni), deve essere libera di scegliere come pagare senza perdite di tempo, vessazioni e aggravi di costi. Il sistema è fondamentalmente sbagliato, non funziona nella Pedemontana Lombarda, unico sito italiano, e non funziona in Portogallo: due differenti esperienze pluriannuali entrambe negative.
 
In Portogallo, un sistema di pagamento analogo al free flow è stato collocato in alcune autostrade di maggior percorrenza: dopo diversi anni di "rivolta" da parte di numerosissimi utenti portoghesi contro questo sistema macchinoso, dal 1° gennaio 2025 lo Stato ha deciso l'eliminazione delle barriere a pagamento. Per cui sulle autostrade con sistema free flow si viaggerà gratis e le associazioni consumatori hanno chiesto anche lo smantellamento di tutti i "cancelli" elettronici che segnavano i passaggi, onde evitare che qualche altro Governo futuro abbia l'intenzione di riproporli.
 
Come ha anche ben dichiarato il consigliere regionale astigiano Sergio Ebarnabo (FdI) il 5 novembre scorso: “La problematica della forma di pagamento va ad aumentare il traffico sulla strada normale e chi non ha il telepass (telepedaggio) dovrà poi perdere tempo, mezza giornata per andare alla posta a pagare il bollettino, andarsi a cercare il totem".
 
La Federconsumatori di Asti è intervenuta presso l’Autorità di regolazione dei trasporti per segnalare le difficoltà del nuovo metodo di pagamento: interverremo
anche noi e valuteremo anche altre strade inclusa la verifica di ammissibilità di una azione legale collettiva (Class Action) a tutela dei cittadini. Ci rivolgiamo prioritariamente a tutti voi, nostri amministratori, affinché vi adoperiate NON solo per far risolvere i momentanei malfunzionamenti, ma per far spegnere i portali free flow definitivamente o in caso contrario per far attivare un canale di pagamento automatico tradizionale parallelo. La soluzione della gratuità della tratta Castagnito-Cherasco riteniamo possa essere quella che meglio possa assicurare il concreto contenimento del traffico sulle strade provinciali, ridurre l’inquinamento, dare ristoro con la grautità alla nostra comunità che ha subito per decenni questo incubo della At-CN.
 
Richiediamo inoltre i dati di traffico, per mese, relativi ai portali 1-6 per il periodo Marzo a Dicembre 2024 e i dati di traffico per il periodo equivalente Marzo-Dicembre 2023 tra la barriera di Asti e quella di Govone, unitamente ai dati di traffico previsti dal concessionario nel Piano Economico Finanziario approvato dai
Ministeri competenti: dopo la loro elaborazione vorremmo poterli pubblicamente discutere con voi. Al riguardo, non ci bastano le sommarie dichiarazioni del
Concessionario. Un vostro concreto interessamento è un atto dovuto ed auspicabile.
 
Il direttivo dell’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero
 

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