La protesta dei trattori è arrivata anche ad Alba. Oltre duecento i mezzi che da stamattina si sono radunati in piazza Sarti, provenienti da Langhe, Roero e Monferrato, una ventina quelli che hanno poi percorso in corteo le strade del centro cittadino. Presenti anche agricoltori e allevatori del collettivo Agricoltori Autonomi di Alessandria e Asti, in appoggio e solidarietà.

 

I temi portati all’attenzione sono gli stessi già segnalati durante le proteste delle scorse settimane, legati alle difficoltà del comparto agricolo: costi di produzione eccessivi, prezzi di vendita bassi, condizioni climatiche avverse che hanno ridotto – se non azzerato – i guadagni di uno dei settori chiave del made in Italy, concorrenza sleale da parte dei Paesi esteri, per arrivare alle troppo stringenti imposizioni dell’Unione Europea. Tra i punti dell'elenco anche “una maggiore sensibilizzazione del consumatore”. E ancora il no ai pannelli solari sul suolo e alla carne coltivata, l'abolizione della quota del quattro per cento di terreni incolti prevista dalla Pac per il timore che “la visione ecologica dell'agricoltura a cui si ispira l'Ue possa comprometterne la sostenibilità economica”.