Natimortalità delle imprese del commercio cittadino, ad Alba ancora un anno con saldo positivo. Il 1º gennaio 2025 Alba si è risvegliata con un saldo positivo di 53 attività (tra esercizi di vicinato, media e grande struttura di vendita, strutture ricettive e pubblici esercizi), frutto della differenza tra 67 nuove aperture e 14 cessazioni. Il trend di crescita è in linea con quanto registrato nel 2023, anno che si era chiuso con un saldo positivo di 48 unità.
In totale, all’anagrafe del commercio albese figurano 1323 esercizi (di cui 971 negozi di vicinato, panetterie, edicole, medie e grandi strutture, 235 bar, ristoranti e pizzerie, 117 strutture di accoglienza turistica), rispetto ai 1270 dell’anno precedente.
Il tenore della vivacità imprenditoriale è dato anche dai subingressi (cioè il cambio nella gestione o titolarità di attività esistenti, che in totale ammontano a 45) e dai trasferimenti delle imprese all’interno dello stesso territorio comunale (3).
Dalle comunicazioni di inizio attività pervenute al Comune di Alba nel corso del 2024, risulta un discreto “movimento” nel centro storico, ma le nuove aperture sono localizzate soprattutto nella zona di corso Piave-corso Europa, corso Langhe e quartiere Mussotto (corso Bra – corso Canale). Più in dettaglio, risultano avviati nel 2024: 36 esercizi di vicinato, 12 strutture ricettive, 19 pubblici esercizi. Non tutti gli esercizi sono ubicati al piano terreno con vetrina, alcune attività occupano infatti i piani superiori, e numerosi sono i casi in cui le nuove attività subentrano in locali precedentemente occupati da altre.
"Alba si conferma una piazza appetibile per il commercio - dichiarano il presidente e il direttore dell’Associazione Commercianti Albesi, Giuliano Viglione e Fabrizio Pace - ed è significativo che le nuove attività si concentrino non più soltanto nel centro storico, ma anche nei quartieri e sulle arterie dove è maggiore il passaggio, un fatto che possiamo intendere come uno sviluppo che coinvolge tutto il territorio comunale. Il contesto generale del commercio è quello di un comparto in “attesa”, come conferma l’Ufficio Studi Confcommercio: un leggero incremento nelle vendite al dettaglio nell’ultima parte del 2024 fatica ad essere percepito dagli operatori per via dell’andamento delle vendite disomogeneo tra i vari settori e una prevalenza nella vendita di servizi (trasporti, servizi ricreativi ecc.) rispetto ai consueti beni di consumo. Il commercio di vicinato, soprattutto nei comuni più piccoli, ha bisogno di essere sostenuto per evitare la desertificazione, che è un problema sociale anche nei quartieri di molte città. Occorre lavorare insieme alle Amministrazioni comunali per continuare a valorizzarlo".
"Alba dimostra vivacità commerciale e conferma un’attitudine al commercio e una qualità della proposta che nel tempo l’hanno distinta nel panorama generale - affermano il sindaco di Alba Alberto Gatto e l’assessore al Commercio, Roberto Cavallo -. Dai dati in nostro possesso figura un buon risultato non solo delle attività legate al turismo, ma anche degli esercizi commerciali tradizionali. Evidentemente il pubblico continua ad apprezzare la proposta e la piacevolezza dell’acquisto nella bottega, attraente sia nei confronti di una popolazione di età più avanzata, sia nei confronti dei turisti che cercano la qualità e vivono l’acquisto come esperienza unica e specifica del territorio. Come Amministrazione comunale desideriamo comprendere a fondo i meccanismi alla base della tenuta del comparto, per mettere in campo le giuste leve volte a mantenere e possibilmente incrementare la tendenza, specie in aree bisognose di essere vivacizzate. Gli esercizi di prossimità rivestono un’importanza cruciale quale presidio territoriale di sicurezza, di decoro e bellezza dei quartieri e dei paesi, tutti valori da perpetuare in sinergia con l’Associazione Commercianti Albesi".