Gianni Messa, ingegnere di 58 anni e responsabile della sicurezza, e Gerardo Lovisi, operaio di 46 anni, sono morti a seguito di una caduta in una cisterna vuota, durante un’ispezione. Le esalazioni di gas sono la probabile causa della tragedia: “Siamo sconvolti, colpiti di nuovo nella nostra realtà, a pochi giorni dal presidio unitario dedicato alla sicurezza sul lavoro” commentano i vertici cuneesi del sindacato confederale.
“Un’altra notizia tragica, - aggiungono i sindacalisti - un altro incidente sul lavoro, una strage che non si arresta e cresce, nonostante gli appelli, le buone intenzioni, le manifestazioni e le proteste delle lavoratrici e dei lavoratori, le richiesta avanzate ai governi, a tutti, da anni, affinché si affrontino i nodi cruciali del sistema lavoro in Italia, la precarietà e la mancanza di regole, il buco nero del lavoro non dichiarato, lo sfruttamento. Non parliamo più di incidenti sul lavoro, perché questa è una strage consapevole che ha dei responsabili”.
Il messaggio si conclude con un monito: “Oggi ci stringiamo intorno ai familiari e ai colleghi delle vittime, è il momento del lutto, della rabbia. Domani ritorneremo ancora, e ancora fino a che sarà necessario, a chiedere che la vita delle persone valga sempre, che il lavoro ritrovi il significato di sostegno, di appoggio, e non di pericolo e di morte”.