ALBA - Per riattivare la ferrovia Alba-Asti servono 50 milioni

L'assessore Francesco Balocco: 'Si tratta di un investimento considerevole, in quanto le precedenti stime si attestavano sui sui 18 milioni'

06/07/2018 09:32

La riattivazione della linea ferroviaria Alba-Castagnole-Asti comporta una spesa di 50 milioni di euro e 26 mesi di lavori: è quanto prevede la progettazione definitiva che Rfi ha presentato ai sottoscrittori del protocollo siglato nell’ottobre 2017 per la riapertura della tratta, sospesa nel 2010 per problemi strutturali, nel corso di un incontro svoltosi il 5 luglio nel Castello di Costigliole d'Asti.
 
Rfi ha spiegato che la progettazione è stata molto complessa a causa delle particolari condizioni idrogeologiche e che il problema non è solo più la galleria Gherzi, in quanto gli approfonditi studi geognostici effettuati con sondaggi ed analisi con georadar e droni (costati alla stessa società oltre un milione) hanno evidenziato la necessità di intervenire anche sulle altre 5 gallerie. In questi costi è compreso l'abbassamento del piano del ferro, per ottenere una sagoma tale da consentire la successiva elettrificazione, che cambia i parametri economici ma garantisce prospettive di ulteriore sviluppo. Senza gli interventi propedeutici all'elettrificazione i costi si riducono a 25 milioni circa.
 
"E' un investimento considerevole - ha commenta l'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco - in quanto le precedenti stime di Rfi si attestavano sui 18 milioni, ma giustificato dall'importanza di questa linea, inserita nei territori Patrimonio Unesco. E' ora più che mai necessario tenere unito il fronte che ha sottoscritto il protocollo e chiedere con forza al nuovo Governo che, in virtù dell’analisi costi-benefici, se ne faccia carico inserendolo nel contratto di programma di Rfi. Vedremo se dimostrerà nei fatti l'attenzione per i servizi ferroviari e per le linee sospese. La progettazione è definitiva e quindi può andare immediatamente a gara”.
 
Il nuovo scenario impone, secondo Balocco, un cambio di prospettiva anche per l’ipotesi di riattivazione parziale del servizio sulla Castagnole-Asti: “Chiederemo a Trenitalia di riprendere la circolazione dei treni dal prossimo cambio orario estivo di giugno 2019 sulla base del modello di esercizio già elaborato dall’Agenzia della mobilità piemontese. Questo al fine di verificare l’effettiva sostenibilità dell’esercizio e di mantenere alta l’attenzione su questa linea. Ovviamente come per altri casi, servirà l’accordo del territorio per reperire le risorse necessarie nell'ambito di quelle assegnate al bacino."


c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro