È tornato ad esprimere “solidarietà e vicinanza” al gioielliere Mario Roggero il leader leghista Matteo Salvini. Lo ha fatto anche a nome del partito con un post rilanciato sui suoi canali social in tarda serata, riprendendo alcune dichiarazioni dello stesso Roggero: “Avevo le mani insanguinate dalla violenta colluttazione con i rapinatori, e nelle orecchie le minacce di morte indirizzate a mia moglie e a mia figlia. Non c’è stato tempo per riflettere, solo per reagire. Sono amareggiato”.
Sul tema il segretario del Carroccio aveva già fatto sentire la propria voce all’indomani della rapina alla gioielleria di Gallo Grinzane, finita nel sangue con la morte di due rapinatori: “Un abbraccio al gioielliere e alla sua famiglia aggredita” aveva scritto in quell’occasione Salvini, riprendendo il refrain “la difesa è sempre legittima”. All’epoca Roggero, 66 anni, era indagato per omicidio colposo. Un’imputazione che solo martedì scorso (5 ottobre) la Procura di Asti ha cambiato nella ben più grave accusa di omicidio doloso plurimo, cui si aggiunge il tentato omicidio del terzo malvivente (rimasto ferito e poi catturato) e di porto illegale di arma da fuoco. L’esito delle perizie balistiche disposte dagli inquirenti ha infatti stabilito che il negoziante sparò tutti e tre i colpi fuori dal locale, uccidendo sul colpo due rapinatori e ferendone un terzo. I tre avevano con loro una pistola poi rivelatasi un semplice giocattolo, ma priva del tappo rosso.
Tra l’ex ministro dell’Interno e il gioielliere, che in questi mesi ha proseguito la sua normale attività fra il negozio di Gallo e la casa di famiglia a La Morra, sarebbero intercorsi alcuni scambi di sms. Anche Giorgia Meloni, nella giornata di martedì, aveva espresso la sua solidarietà al 66enne accusato.