Riceviamo e pubblichiamo.
Signore/i candidate/i del Roero,
la nostra associazione si prende cura dell’ambiente e dei beni comuni e in merito alla vostra campagna politica, desidera inviarvi alcuni suggerimenti pratici, con l’auspicio che ne teniate conto nel vostro futuro ruolo di amministratori.
ACQUA PUBBLICA
Dopo la fallimentare esperienza della public company del gruppo Egea, è ora che si proceda speditamente verso la gestione completamente pubblica dell’acqua per tutta la provincia, come espresso dal 90% per cento dei cittadini con il referendum del 2011. Ad osteggiare il percorso della gestione pubblica è stata una nutrita schiera di sindaci tra cui il sindaco di Alba Bo, quello di Fossano Tallone, di Canale Faccenda e di Sommariva Perno Cornero, questi ultimi nel ruolo di rappresentanti di tutto il Roero. Questo ha generato solo costi aggiuntivi per i ricorsi, scarsa efficienza gestionale e proprio ultimamente la perdita di 43 milioni di finanziamenti del PNRR destinati alle perdite degli acquedotti, che in questo modo dovranno purtroppo essere recuperati in bolletta. Alcuni di questi Sindaci sono nuovamente candidati, vorremmo che dicessero chiaramente ai loro concittadini quale linea vorranno tenere in caso di rielezione.
CONSUMO DEL SUOLO E BIODIVERSITÀ
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha riassunto tutte le cifre utili per comprendere rapidamente le trasformazioni urbanistiche avvenute nei Comuni italiani tra il 2006 e il 2022. Sono riassunti gli ettari di suolo naturale perduto negli ultimi diciassette anni, cioè quanto cemento e asfalto hanno sostituito la “terra” naturale. Tutti i comuni del Roero si attestano oltre la soglia della media nazionale, pari al 7,14%, di consumo di suolo in rapporto alla superficie comunale totale. Serve una posizione chiara dei comuni contro questa sciagura. Il modello agricolo va ripensato e governato a livello di macro area: occorre rafforzare l’impegno comune per superare le monocolture del vino e della nocciola, autorizzando solo nuovi impianti di sostituzione, destinando il 30% del fondiario ai boschi, contrastando lo sfruttamento lavorativo. Stop ai disboscamenti speculativi.
Gli strumenti per governare entrambi questi importanti temi, ci sono e consistono:
- nella stesura del Piano Regolatore Ambiente e Biodiversità (PRAB), affidandone la redazione ad un esperto su indicazioni della Regione o dell’ISPRA
- nella stesura del Bilancio Economico dei Costi Ambientali (BECA) relativo ai diversi aspetti ecologici di aria, acqua e suolo.
PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA, ECONOMIA CIRCOLARE
Il Patto dei Sindaci integrato per l’energia e il clima (PAESC) è stato presentato dalla Commissione europea il 15 ottobre 2015 e i firmatari si impegnano ad agire per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di gas serra. È sostenuto dall’agenzia nazionale ENEA e fornisce gli strumenti per un piano di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, già avviato peraltro da larga parte dei comuni del Roero con l’adesione alla recente CER (Comunità Energetica del Roero). Un tema che merita particolare attenzione sono le proposte per la costruzione di impianti di biometano. Non siamo a priori contro questi impianti, ma occorre indagare per ognuno se si tratta della soluzione migliore. Riteniamo che il compostaggio tradizionale, quando è possibile come nel caso degli scarti della Ferrero per Canove di Govone, è da preferire in via prioritaria alla digestione anaerobica (DA): la combustione del biogas/biometano presenta notevoli criticità e rischi ambientali e sanitari. Nello specifico il progetto di Canove non è idoneo a gestire nella maniera ottimale gli scarti che si vogliono conferire: può provocare danni all’ambiente e alla salute della popolazione. Invitiamo tutti i comuni a deliberare contro la realizzazione di impianti di questo genere e a fermare impianti fotovoltaici a terra. Invitiamo le amministrazioni ad avviare una ricognizione generale del funzionamento della raccolta rifiuti da parte della ditta appaltante nei territori di pertinenza, al fine di migliorare ulteriormente il servizio. Resta nel nostro territorio il problema delle discariche abusive, specie a ridosso dei corsi d'acqua e in zone di scarso controllo. È pertanto necessario una politica di prevenzione ed educazione, portata avanti a più livelli ed avvalendosi di associazioni e enti dedite al tema. Invitiamo la futura associazione dei sindaci a porsi un obiettivo generale di conferimento della differenziata estendendo le esperienze virtuose registrate nel recente passato in alcuni comuni.
SALVAROCCHE
Si intende creare un’area minima di SALVAGUARDIA DEI BOSCHI E DELLE ROCCHE DEL ROERO: un’area che parte da Cisterna ed arriva a Bra, interessa come minimo 12 Comuni, è estesa per 40 km su un territorio di circa 8000 ettari di boschi e rocche, per la Tutela effettiva della biodiversità, l’Incremento del turismo qualificato, il mantenimento di un polmone verde di compensazione, la Direzione biologica delle produzioni agricole, l’Effettiva estensione dell’area Unesco al Roero, gli Ecosistemi ottimali per i tartufi, la Conservazione habitat naturali flora e fauna, l’Estensione e valorizzazione della rete sentieristica, i Percorsi formativi e laboratori geologici, faunistici, botanici, la Crescita dell’eco volontariato. I comuni di Montaldo Roero e di Canale hanno già approvato la delibera sul SALVAROCCHE, con la richiesta alla Regione di essere inseriti nella attuale ZNS - Zona Naturale di Salvaguardia che attualmente coinvolge i sei comuni di Pocapaglia, Sommariva Perno, Sommariva Bosco, Baldissero, Bra e Sanfrè. L’obiettivo è di includere nella zona stessa i restanti sei comuni della dorsale Rocche (Canale, Cisterna, Montà, Monteu Roero, Santo Stefano Roero, Montaldo Roero) e anche i comuni che anche se non interessati dalla dorsale hanno boschi meritevoli di tutela, per poi avviare una politica di intervento comune. Si richiede pertanto che Canale, comune capofila dell’iniziativa Salvarocche, come già dichiarato dall’attuale amministrazione, si attivi e promuova il coinvolgimento dei comuni che ancora non hanno deliberato in merito al progetto.
TUTELA PATRIMONIO ARBOREO
Negli ultimi anni si è attivata una buona politica di messa a dimora di nuove piante anche per rigenerare alcune aree tartufigene. Occorre continuare su questa buona pratica, ponendosi l’obiettivo per i prossimi 10 anni di piantare un albero per ogni abitante del Roero e difendere e curare le varie piante già presenti del nostro patrimonio pubblico. Un altro tema che ci sta a cuore è la potatura degli alberi. Da tempo si avverte, tra chi si occupa di alberi a livello professionale, la necessità di un linguaggio e una terminologia comuni per identificare le corrette tecniche, procedure e requisiti relativi alla gestione del patrimonio arboreo urbano. Invitiamo tutti i comuni ad adottare lo Standard Europeo di Potatura (TeST “Technical Standards in Treework): eviteremo di vedere piante morenti e decapitate per potature improvvisate da tecnici incompetenti.
REGOLAMENTO DISERBANTI SUOLI PUBBLICI E LUNGO LE STRADE
L’invito è di adottare un regolamento che elimini entro il 2026 l’utilizzo di diserbanti lungo tutte le strade, pubbliche e private, del territorio e introduca misure ecocompatibili, compresa una pulizia dai rifiuti abbandonati preliminare prima del taglio primaverile.
BANDIRE LE GARE DI AUTO E MOTO CROSS E ENDURO
Comprendere che i turisti che scelgono il Roero, oramai per larga parte dell’anno, amano i nostri boschi e le nostre colline, apprezzano i nostri vini e la nostra cucina, cercano il turismo lento delle piste ciclabili e dei sentieri e vogliono tranquillità, contatto con la natura, il rispetto dell’ambiente, non rumore e inquinamento, dovrebbe risultare lampante. Invece tristemente dobbiamo ancora sentir parlare di eventi motoristi nei boschi del Roero, un territorio che con le rocche ci invidiato in tutto il mondo, rappresenta una grande risorsa di compensazione ecologica e un argine al dramma del cambiamento climatico.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Il territorio del Roero deve promuovere l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto ad uso quotidiano in città e nei paesi, per un reale e concreto sviluppo di mobilità sostenibile, concetto ancora non compreso nella sua potenzialità dalle amministrazioni locali. La realizzazione di ciclabili che colleghino periferie e centri, a doppio utilizzo (per cicloturismo e per la mobilità quotidiana) in rete e in continuità, ben mantenute, sviluppate nel rispetto della Rete Regionale, Nazionale (BICITALIA) ed Europea (l'Eurovelo 8 attraversa il Piemonte), rete che tutte le amministrazioni dovrebbero conoscere per poi accedere ai relativi bandi e ai fondi, anche europei, per il suo sviluppo.
L’associazione COMUNEROERO dà la piena disponibilità a collaborare su questi ed eventuali altri temi di sulla tutela dei cittadini e dei beni comuni con i futuri amministratori.
Papa Francesco ha detto: “Chi ricopre un ruolo di responsabilità rischia di sentirsi investito del compito di salvare gli altri, come se fosse un eroe, questo avvelena l’autorità“. Siate saggi e giusti ed ascoltate i suggerimenti disinteressati che associazioni come la nostra vi rivolgono e BUON LAVORO.
Il presidente e il consiglio direttivo dell’associazione Comuneroero ODV