BRA - Bra, l’appello dei consiglieri di centrodestra: quale futuro per il Museo della Bicicletta?

Si cerca una nuova sede adeguata per la realtà fondata ormai oltre vent'anni fa da Luciano Cravero

Sergio Panero

31/01/2025 15:39

I consiglieri comunali di Bra Sergio Panero, Carlo Patria, Giuliana Mossino, Massimo Somaglia, Davide Tripodi e Francesco Racca evidenziano una forte preoccupazione in merito alla situazione del Museo della Bicicletta, una collezione di grande valore storico e culturale per la città. La questione era già stata sollevata dagli stessi consiglieri nel corso della seduta del consiglio comunale del 29 ottobre 2024 e nonostante le rassicurazioni da parte dell’amministrazione, sembra che il problema della mancanza di una nuova sede adeguata per il museo non sia stato ancora risolto, con il rischio concreto di perdere un'importante risorsa per il territorio.
 
Il Museo della Bicicletta
 
Fondato da Luciano Cravero più di 20 anni fa, il Museo era ospitato all’interno dell’edificio della società Bra Servizi e nell’ottobre 2023 è stato chiuso. Esponeva una vasta collezione di biciclette donate da atleti e privati, anche di epoche lontane, come quella del bersagliere del 1900 e quella da corsa del 1935 con il primo cambio Campagnolo a bacchetta posteriore, usata anche da Gino Bartali e Fausto Coppi. Erano esposte le maglie delle società ciclistiche, degli ex professionisti della provincia di Cuneo tra cui quella del braidese Matteo Cravero e di alcuni professionisti ancora in attività tra cui Marco Osella e Miculà Dematteis. Un posto particolare veniva riservato alla maglia rosa con cui Marco Pantani vinse il Giro d'Italia 1998, la maglia della Bianchi indossata da Fausto Coppi nel dopoguerra, la maglia della Nazionale dei professionisti del 1996 e quella della società di Torino dedicata a Serse Coppi, fratello di Fausto, oltre alle maglie iridate di Giuseppe Saronni, Stefan Roche, Gianni Bugno e Mario Cipollini accompagnate da articoli di giornale e fotografie .
 
I punti principali sollevati dai Consiglieri sono:
 1. Ritardo nella firma del contratto per la disponibilità dei nuovi locali destinati al Museo della Bicicletta
 2. Mancanza di chiarezza sull’intenzione dell’amministrazione di procedere realmente al trasferimento e alla riapertura del museo
 3. Rischio concreto di trasferimento della collezione fuori dal comune, con conseguente danno al patrimonio culturale e storico della città
 4. Necessità di impegni e tempistiche certe per risolvere il problema e garantire la salvaguardia del museo
 
I Consiglieri chiedono dunque al Sindaco e all’amministrazione comunale di fornire risposte chiare e di adottare misure concrete per garantire una soluzione rapida, evitando di perdere una risorsa di tale valore per la comunità.

c.s.

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