Che succede all’Aperitivo in Consolle? Se lo chiedono i gruppi dell’opposizione di centrodestra braidese: “Pare che quest’anno l’evento, nonostante siano già state fissate le date (dal 23 maggio al 27 giugno), traballi e che l’amministrazione comunale voglia tenersene fuori a causa di molte criticità: proteste dei residenti del centro cittadino, impossibilitati a raggiungere con i propri mezzi le abitazioni; musica e rumore fino a tarda notte; gestione del post-serata; presenza di sporcizia e immondizia con costi elevati per la pulizia e, soprattutto, problemi legati alla sicurezza”.
Insomma, la manifestazione che dal 2005 - salvo il periodo del Covid - ha fatto ballare la città della Zizzola rischia un futuro incerto. Questo nonostante il risultato, riconosciuto dalla minoranza, di aver attirato in città una marea umana e costituito un modello di movida “a km zero” che ha fatto scuola in provincia. Altre realtà, compresa Cuneo (dove, proverbialmente, “non c’è mai nulla da fare”), hanno guardato in questi anni a una manifestazione “sostenuta in grande misura dai locali aderenti, con un esiguo esborso economico da parte delle casse comunali, a fronte di un importante afflusso di visitatori (circa centomila persone ad ogni edizione)”.
“Quale sarà il destino di ‘Aperitivo in Consolle’?” si chiedono le liste Fratelli d'Italia, Polo Civico Bra Domani, Lega Salvini Piemonte, Somaglia per Bra, Forza Italia - Noi Moderati - Ppe e Unione di Centro, rispondendo: “Per ora non è ancora dato saperlo”. Pur dicendosi tutti favorevoli all’evento, i gruppi dell’opposizione ritengono “evidente la necessità di apportare correttivi indispensabili per garantire il rispetto e la vivibilità dell’intera comunità braidese, con l’intento di tornare un po’ alle origini della manifestazione”.
Per prima cosa, si propone un cambio d’orario: “Anticipare l’apertura, ad esempio, consentirebbe l’accesso in una fascia oraria più ampia anche alle famiglie con bambini e alle persone più avanti con gli anni, che potrebbero così godere, in prima serata e in tutta tranquillità, di un’atmosfera più adatta alle proprie esigenze”. Via le casse audio sparse per la città, i palchi, i microfoni e i vocalist che invitano a ballare nelle strade del centro storico, trasformandole in vere e proprie discoteche a cielo aperto: “Ogni locale partecipante dovrebbe proporre i temi musicali esclusivamente nel proprio dehors, con la possibilità di un ampliamento in deroga, così da creare più posti a sedere possibili e ridurre la confusione. Si auspica inoltre un ritorno, come avveniva nelle prime edizioni, a serate a tema che fungano da filo conduttore, con maggiore attenzione all’offerta enogastronomica da parte dei locali aderenti”.
“Sarà inoltre necessario - aggiungono gli esponenti del centrodestra - garantire un numero sufficiente di bagni chimici in tutta la zona interessata dall’evento, per evitare che la città si trasformi in un orinatoio a cielo aperto, e naturalmente potenziare la presenza di contenitori per la raccolta dei rifiuti”.
Priorità, naturalmente, alla questione sicurezza, della quale “l’amministrazione dovrà farsi carico mettendo in atto tutti gli strumenti possibili, con pattugliamenti mirati per tutta la durata della manifestazione e una vigilanza privata rafforzata, durante e dopo la chiusura, per garantire il deflusso delle persone dal centro”: a questo proposito “è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento ai tanti volontari, alle forze dell’ordine e agli agenti della polizia locale che, negli anni passati, hanno svolto un lavoro prezioso nella gestione dell’evento, contribuendo in modo significativo alla sua buona riuscita e alla tutela della sicurezza pubblica. Utile, infine, ma prioritario per una maggiore sicurezza, sarebbe una chiusura del perimetro dell’evento con controlli ai varchi in entrata e in uscita”.
Tra le proposte per il futuro degli aperitivi anche un maggior coinvolgimento dell’associazione commercianti: “Potrebbe invitare i propri associati a prolungare l’orario di apertura dei negozi, magari proponendo anche piccole iniziative come l’allestimento di vetrine o spazi a tema”.
Servono progetti concreti e investimenti per non perdere la manifestazione, avverte l’opposizione: “Peccato che questa amministrazione tenda a ricordarsi di questo evento solo pochi mesi prima del suo inizio, quando ormai il tempo stringe”.