Ora basta, sbotta il sindaco di Canale Enrico Faccenda con un intervento sul gruppo Facebook ‘Sei di Canale se…’: “Sono esterrefatto dalla faciloneria e dalla superficialità di chi scrive dati inesatti scatenando il panico o scrive che si voglia tenere nascosto qualcosa. Talmente esterrefatto da pensare che in qualcuno ci sia della malafede”.
Il riferimento è alle ipotesi sul numero reale dei decessi all’interno della locale casa di riposo ‘Pasquale Toso’, rispetto alle quali il capo dell’amministrazione comunale così si esprime: “Con dispiacere avviso che da oggi segnalerò alle autorità competenti tutti i falsi procurati allarmi per le valutazioni del caso”.
“Le notizie sono state date sempre in modo dettagliato - prosegue il primo cittadino - e a oggi, dopo due mesi di battaglia, i decessi per coronavirus sono di 11 ospiti in casa di riposo e 4 pazienti in ospedale per un numero totale di 15. Un numero sicuramente alto, che ha lasciato nel dolore tante famiglie, che ha segnato la nostra comunità e che colpisce tutti, perché si tratta di persone care e benvolute, artefici e costruttori della società in cui viviamo”.
All’interno della struttura, assicura Faccenda, “si sta facendo tutto quanto è umanamente e scientificamente possibile” per evitare che il bilancio abbia ad aggravarsi ancora. La casa di riposo è stata inoltre oggetto negli ultimi quindici giorni di tre sopralluoghi a sorpresa da parte delle commissioni di vigilanza e dei NAS, più una richiesta a medici esterni dell'USCA per il controllo delle cartelle cliniche e la visita dei pazienti che continuerà nel futuro. L’esito delle ripetute ispezioni ha evidenziato che “la gestione è esemplare, che le terapie e i protocolli sanitari sono corretti e che le condizioni generali della casa di riposo sono ottimali”.
Alla luce di tutto ciò, vista la presenza di molti ospiti negativi al Covid-19, l'amministrazione avanza una proposta rivolta a chi pensa che i propri famigliari possano avere necessità di un rapporto diretto - purtroppo sospeso dal 23 di febbraio - o che possano giovarsi delle cure dirette dei propri parenti, magari assistiti dai medici di famiglia e dai servizi impostati per questa emergenza dall'ASL. L’idea è quella di provvedere al trasferimento degli ospiti nelle proprie case o in strutture alberghiere (che verranno pagate dal Comune) nel caso in cui le abitazioni non fossero adatte a ricevere il congiunto. “Questo indirizzo - conclude il sindaco - è stato preso nell'ottica di assecondare tutte le decisioni che vorranno prendere i parenti degli ospiti della ‘Pasquale Toso’, rimarcando la piena disponibilità a qualsiasi tipo di collaborazione”.