SANTA VITTORIA D'ALBA - Diageo, la nota dell'azienda: "Lo stabilimento di Santa Vittoria obsoleto e lontano dai principali mercati"

La multinazionale britannica ha annunciato la chiusura del sito albese: "Disponibili ad esplorare soluzioni alternative per il futuro dell'impianto, inclusa la possibile cessione a terzi"

a.d. 26/11/2024 15:02

Dopo aver condotto una approfondita analisi sulla distribuzione geografica e sulla configurazione degli assetti produttivi in Europa abbiamo comunicato l’intenzione di procedere con la chiusura del nostro sito di Santa Vittoria d’Alba, prevedibilmente nel mese di giugno 2026”. Lo scrive in una nota la Diageo, multinazionale britannica attiva nel settore della produzione di alcolici. La notizia della chiusura della sede albese, comunicata stamattina ai sindacati, si è poi diffusa nelle scorse ore: i lavoratori coinvolti dai licenziamenti sono 349.
 
Pochi minuti fa il comunicato dell’azienda: “La valutazione, a lungo ponderata, fa seguito ad un attento esame del nostro network volto ad allineare capacità produttiva ed efficienza, oltre che flussi di produzione e logistica, al fine di poter servire in maniera più efficiente i nostri mercati di riferimento. Questa valutazione non è certo conseguenza del contributo esemplare da sempre fornito dai dipendenti del sito ed è riconducibile ad una serie di ragioni. In primo luogo, solo una minima parte della produzione di Santa Vittoria è destinata al mercato italiano. Inoltre, poiché il sito di Santa Vittoria è posizionato lontano dai principali mercati, ed ha dimensioni ridotte, i mercati del Nord Europa possono essere più facilmente serviti dagli stabilimenti del Nord, di maggiori dimensioni e tecnologicamente più avanzati. Abbiamo quindi l’esigenza di focalizzare gli investimenti sui siti ritenuti strategici, privilegiandoli rispetto a quelli, come il sito di Santa Vittoria, caratterizzati da impianti più obsoleti”.
 
La chiusura del sito - si legge nella nota - non avverrà prevedibilmente prima del mese di giugno 2026: “Ci renderemo disponibili per esplorare soluzioni alternative per il futuro del sito, inclusa la possibile cessione a terzi. In conformità con la normativa applicabile abbiamo avviato una procedura di consultazione con le organizzazioni sindacali e gli altri soggetti individuati dalla legge. Garantiremo pieno sostegno a tutti i nostri dipendenti nel corso di questo processo. Rimaniamo impegnati con le nostre consuete attività commerciali in Italia".

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