SANTA VITTORIA D'ALBA - Diageo, l'incontro in Regione: "La decisione di chiudere è inspiegabile e irricevibile"

Presenti anche i rappresentanti dell'azienda, dopo l'annuncio di chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria d'Alba: "Faremo fronte comune per evitarla"

Redazione 29/11/2024 14:20

La situazione della Diageo, la multinazionale degli alcolici che ha annunciato nei giorni scorsi la chiusura, entro giugno 2026, dello storico stabilimento di Santa Vittoria d'Alba, è stato affrontato oggi nel corso un tavolo di confronto tra le istituzioni e i rappresentanti dell'azienda al Grattacielo della Regione Piemonte. Erano presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, la vicepresidente Elena Chiorino, il consigliere provinciale Simone Manzone e i sindaci di Alba, Alberto Gatto, di Bra, Giovanni Fogliato, accompagnato dall'assessore Lucia Ciravegna, e di Santa Vittoria d'Alba, Adriana Dellavalle, oltre ai rappresentanti dell'azienda e di Confindustria Cuneo.
 
"L'azienda ci ha comunicato che la decisione di chiudere lo stabilimento a giugno 2026 è irrevocabile. - si legge in una nota congiunta diffusa da Regione, Provincia di Cuneo, Comuni di Alba, Bra e Santa Vittoria d'Alba - Abbiamo risposto loro che per il Piemonte e per il territorio questa posizione è irricevibile. Durante l'incontro infatti non sono emerse motivazioni legate alla produttività del sito di Santa Vittoria d'Alba, né delle sue performance che anzi sono state riconosciute dall'azienda, ancora recentemente, come efficienti e di qualità. Se infatti lo stabilimento è sostenibile, non si può accettarne la chiusura perché il profitto è giusto, ma solo nel rispetto delle persone e del loro lavoro".
   
"La decisione di chiudere - conclude la nota - risulta quindi per noi irricevibile e inspiegabile e per questo abbiamo chiesto di incontrare il prima possibile i vertici della multinazionale per entrare nel merito delle motivazioni. Come il territorio compatto ha affrontato la crisi della Diageo nel 2017, arrivando a un esito positivo, allo stesso modo ora siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro".
 

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