Si è chiusa nei giorni scorsi presso il Tribunale di Asti una vicenda giudiziaria che da anni interessa il sindaco del Comune di Bra. La prima cittadina della città della Zizzola, Bruna Sibille, così ha voluto commentare: “Come ho avuto modo di dire in aula, quando sono stata sentita nel corso del dibattimento, era la prima volta che sporgevo una denuncia per calunnia e diffamazione ma, nel caso di specie, la misura era davvero colma. La sentenza di condanna in primo grado emessa nei confronti di un utente dei servizi comunali mi auguro possa aiutare a stabilire un confine oltre il quale non sia legittimo avventurarsi nel realizzare un indebito appesantimento dell’attività amministrativa. Ciò a riguardo di vicende tra loro diverse ma che hanno interessato il medesimo soggetto, nei confronti del quale l’amministrazione comunale e altri servizi pubblici cittadini hanno svolto con rigore e attenzione quanto nelle proprie possibilità per andare incontro alle richieste.
A tutela dell’onorabilità della carica che ricopro e dell’immagine dell’intera amministrazione comunale, mi sono vista costretta a tutelarmi in sede giudiziaria per chiedere che venisse a cessare una situazione dove, abusando degli istituti di diritto, venivano lamentati pubblicamente disservizi, disinteresse o inadempimenti con il solo desiderio di mantenere alta l’attenzione su questioni che mai abbiamo accantonato. Non è un sassolino che il sindaco ha voluto togliersi dalle scarpe, quanto piuttosto un doveroso rispetto nei confronti delle persone che all’interno dell’amministrazione pubblica lavorano, il cui operato, così come quello dell’istituzione nella sua interezza, non accetto possa essere gratuitamente ed immotivatamente messo alla berlina nei confronti dell’opinione pubblica. È una responsabilità che sento mia e che tutelerò in ogni sede”.