Riceviamo e pubblichiamo.
La Cava Marinetta di Cherasco, un cattivo esempio di gestione pubblica: c’è interesse a chiarire se la fideiussione è escutibile per evitare che la cava venga
classificata come “dismessa”, potendo così installare il fotovoltaico a terra con i soldi pubblici del PNRR?
La cava Marinetta si trova a Cherasco: la coltivazione è stata autorizzata dal Comune il 9 Febbraio 2015 e la ditta autorizzata, OMG Scavi, ha interrotto i lavori dopo pochi anni e dal gennaio 2023 risulta in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese. Il 30 Aprile 2015, come prescritto dalla Autorizzazione Comunale, la OMG stipulava con Cofidi Reale di Roma (appartenente a Confcommercio) una polizza fideiussoria di 903.000€, a favore del Comune, escutibile nel caso in cui a fine lavori la cava non fosse stata ritombata e ripristinato il terreno per destinarlo al coltivo. Siamo venuti a conoscenza che nel Consiglio Comunale del 17/10 si è parlato anche della cava Marinetta, pur senza menzionarla.
Dal 10 settembre 24, giorno del sopralluogo alla cava con Regione/Provincia e Comune, a cui partecipammo, non siamo stati informati di nessun passo in avanti
concreto, nonostante il verbale richiamasse il Comune all’approfondimento del tema fideiussorio.
Abbiamo quindi deciso di inviare al Sindaco la pec che trovate allegata per richiamare l’attenzione della prossima Commissione Ambiente sui rischi e sui problemi che potrebbero generarsi se la fideiussione non risultasse più escutibile. Ci pare che dall’Amministrazione venga dato perscontato che la fideiussione non è più
escutibile e quindi si ragiona sulle compensazioni che il Comune potrebbe richiedere ai proprietari del terreno a seguito della domanda di realizzazione del fotovoltaico a terra con i soldi del PNR, che il Comune obtorto collo dovrà autorizzare. Così facendo il terreno anziché ridiventare coltivabile, dopo essere stato ritombato, verrebbe riempito di pannelli fotovoltaici e ci farà “male anche dal punto di vista visivo” (commenta il Sindaco in Consiglio).
Il Comune, dopo anni di lassismo, deve fare urgentemente ogni ragionevole sforzo per poter escutere la fideiussione: la cava potrà ospitare un impianto fotovoltaico solo se verrà dichiarata “dismessa”, e per essere dichiarata “dismessa” occorre che non ci siano fideiussioni attive. Il Consorzio Garanzia Fidi Confidi Reale (appartenente a Confcommercio), sottoscrittore della fideiussione, risulta fallito in data 3/3/2016, come mai il Comune si è interessato del problema solo il 1/9/2023, quando ha scritto al Tribunale di Roma per essere ammesso nel fallimento, ben 7 anni e mezzo dopo il fallimento di Confidi? È mai possibile che OMG Scavi, il Tribunale, il Curatore Fallimentare, la Banca FIDEURAM, presso cui era attivo il c/c Confidi, la Confcommercio - nessuno abbia fatto segnalazioni di alcun tipo al Comune? Se così fosse, il Comune avrebbe diritto di rivalsa nei confronti dei responsabili. Queste domande dovranno avere risposta e noi non staremo con le mani in mano.
Comuneroero Odv
Osservatorio Paesaggio Langhe e Roero