Riceviamo e pubblichiamo.
La notizia della chiusura della Miroglio di Govone ha creato nel nostro paese un gravissimo stato di preoccupazione. Ci pare doveroso intervenire al riguardo, anche per rispetto del faticoso e instancabile lavoro dell’allora giovane Sindaco Franco Minasso che, circa 40 anni fa, si attivò per ottenere la costruzione di questa fabbrica, divenuta fonte di benessere per molte famiglie. Nel ricordare con profonda riconoscenza il suo impegno, abbiamo interpellato il Sindaco attuale, chiedendogli di specificare che cosa ha fatto in concreto per risolvere il problema e che cosa intende ancora fare al riguardo.
A nostro avviso, vista la gravità della situazione che lascia senza lavoro 151 persone, sarebbe stato molto più significativo investire anche il Consiglio Comunale, che avrebbe potuto pronunciarsi redigendo un atto deliberativo ufficiale, da inviare agli organi competenti e dimostrare così una partecipazione solidale di tutto il paese. Abbiamo inoltre chiesto al primo cittadino se si è proposto per partecipare al tavolo delle trattative coinvolgendo gli altri Sindaci interessati, per poter sostenere insieme l’assoluta necessità di una revisione del piano aziendale da parte della Ditta per una giusta ricollocazione del personale.
È vero che la fabbrica Miroglio è diventata un simbolo per il paese, ma è soprattutto vero che, durante il lockdown, è stata il luogo simbolo della riscossa nel fabbricare le mascherine per difendere dal Covid 19. E ora, terminata questa fase, chiude? Non si può giocare sulla pelle della gente in questo modo, anche perché le aziende, oltre ad avere un ruolo sul piano economico, hanno anche una funzione sociale nei confronti dei lavoratori.
Riteniamo inoltre essenziale l’interessamento dei parlamentari della nostra Regione, affinché la situazione venga portata all’attenzione del Governo nazionale.
Il Gruppo di Minoranza "Govone il paese dei sogni possibili"
Ornella Ponchione, Stefania Mancini