Riceviamo e pubblichiamo.
Notizia migliore non poteva giungere in periodo peggiore. Sul nuovo ospedale Ferrero di Verduno, specie negli ultimi mesi, si sono scritti chilometri di parole spesso con basi poco solide, prendendo informazioni qua e là, o senza diritto di replica (ricordate alcune inchieste in prima serata su reti televisive nazionali?). Un fiume di parole, quasi a colmare la distanza territoriale tra le due attuali sedi ospedaliere ed il nuovo nosocomio, prontamente riconvertito in tempo zero dalla Regione Piemonte e dall’ASL in centro di cura Covid.
Un grande sollievo per le realtà ospedaliere locali, che difficilmente avrebbero assorbito tanti pazienti con protocolli di trattamento rigidi. Già questa sarebbe una notizia più che positiva, ma in realtà, a crisi non ancora terminata, arriva un’altra importante comunicazione: il trasferimento degli ospedali di Bra e Alba avverrà a ritmi serrati, già dai prossimi giorni di maggio,partendo dallo spostamento del reparto di medicina, dell’endoscopia digestiva, del day hospital ematologico ed oncologico, ovvero tutte attività oggi presenti nel presidio Santo Spirito di Bra, a Verduno. In 2 mesi si arriverà poi all’attivazione completa dell’ospedale di
Verduno con il trasferimento del Dea e delle specialità oggi presenti negli ospedali di Alba. I consiglieri comunali e la segreteria braidese del gruppo Lega - Salvini Premier ci tengono a ringraziare la Regione per aver confermato tutti gli impegni di mantenimento ad Alba e Bra, come già indicati dall’ente stesso nei mesi scorsi e in tempi non sospetti, basti ricorda la visita del Presidente Cirio a Bra all’incontro ad hoc. Dunque le attività ambulatoriali, le vaccinazioni, i punti prelievo, i servizi radiologici di base, ecc., andranno a formare l’ossatura della futura Casa della Salute. Verrà mantenuto a Bra anche l’Hospice, così come sottolineato anche dall’assessore alla sanità Icardi, oltre alla continuità assistenziale (guardia medica) ed al punto di partenza del 118.
Dopo anni in cui purtroppo Bra ha visto la perdita o il ridimensionamento di alcuni servizi importanti come gli uffici giudiziari, l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, ci si aspetta che chi ha contrastato, spesso per partito preso, ogni passo della Regione nella gestione delle ultime fasi dell’ospedale di Verduno, riconosca l’impegno profuso per non ritardare l’apertura, già definita a inizio legislatura, della nuova struttura ospedaliera e nel mantenimento dei servizi sanitari garantiti a Bra, con il piccolo dettaglio che tutto ciò sta avvenendo in un contesto di pandemia globale, per nulla superato. In un periodo di grandi sforzi e ridimensionamenti,
dunque nessun sacrificio da questo punto di vista: la sanità regionale, seppure ereditata in situazioni precarie, non subisce ripercussioni! Insomma in nemmeno un anno dall’insediamento della nuova amministrazione regionale, non ci si è fermati nel contrasto alla crisi sanitaria, garantendo gli altri servizi e mettendo in
piedi un sistema sanitario anti-covid non scontato ne banale (si ricordino alcuni dati non emersi nell’inchiesta televisiva in prima serata, tra cui il passaggio da 2 laboratori di processamento tamponi a 20 fino a 10mila esami al giorno, la triplicazione dei posti di terapia subintensiva, il raddoppio di quelli di terapia intensiva, l’assenza di codici blu, l’apertura di 2 ospedali, la conversione di quasi la metà delle strutture ospedaliere). Lotta, non solo in ambito sanitario: infatti l’altro annuncio fondamentale è stato quello dei giorni scorsi degli oltre 800 milioni di euro stanziati a livello regionale per la ripartenza economica, cosiddetto ‘Riparti Piemonte’, di cui beneficeranno cittadini, artigiani, imprese. L’auspicio è che lo Stato ed il Comune sappiano fare altrettanto e celermente, con stanziamenti a fondo perduto e non insufficienti posticipi nel versamento dei tributi, come già più volte espresso dai sottoscritti durante le riunioni con l’amministrazione comunale, perchè non solo di covid si muore, ma anche di emergenza economica.
Consiglieri Comunali e Segreteria Bra gruppo Lega - Salvini Premier