Riceviamo e pubblichiamo:
Politiche giovanili queste sconosciute: non bastavano i tagli al contrasto al bullismo, l’assenza di politiche sociali dedicate al disagio giovanile e di fondi per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, la destra che non perde occasione per lanciare allarmi su fenomeni di devianza giovanile di fatto non investe niente sulle politiche giovanili e sul futuro delle giovani generazioni. Due soli capitoli, definanziati di 300.000 euro: esattamente la stessa somma che l’assessore Marrone ha aggiunto al fondo per il sostegno agli oratori.
La Regione si è dimenticata che siamo in uno Stato laico? Di fatto si sostituiscono le politiche giovanili pubbliche con il sostegno ad attività per i giovani di matrice confessionale.
Allarmanti sono poi i tagli alle attività culturali: oltre 2 milioni di tagli alle librerie, presidi di quartiere e di socialità, allo spettacolo, alle SOMS e alle attività culturali che tanti operatori del settore portano avanti con dedizione e coraggio, tenendo vive città, zone interne e periferie, creando una vera e propria rete sociale diffusa che migliora la vita delle persone e la sicurezza del territorio. Operatori che attendono anni per ottenere i pagamenti da parte della Regione, mettendo a rischio le loro attività e le condizioni dei tanti che lavorano nel settore. Tanto nel settore cultura come nel settore sport l’investimento è solo su grandi eventi, tralasciando del tutto il forte valore sociale che i due ambiti dovrebbero avere.
L’80esimo della Liberazione per la Giunta Cirio non esiste: nel bilancio della Regione Medaglia d’oro al Merito Civile per la Resistenza non troviamo nemmeno un euro dedicato alle doverose celebrazioni del 25 aprile, e anzi vengono tagliati i fondi agli istituti storici della Resistenza. Una scelta politica chiara, che ci lascia senza parole.
Alice Ravinale, capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera, consigliera AVS Regione Piemonte