Dopo la fase iniziale di primo intervento sulle proprietà pubbliche, arrivano dallo Stato una parte dei soldi necessari ai lavori di ripristino del territorio dopo i danni dell’alluvione di novembre scorso. Il piano di intervento per le opere pubbliche nei Comuni colpiti delle province di Cuneo e Torino somma a circa 47,5 milioni di euro e finanzia interventi disposti dai sindaci, ripristini urgenti di viabilità delle Province e delle società di gestione delle reti idriche. L’ordinanza verrà firmata nei prossimi giorni dal presidente della Regione Sergio Chiamparino.
La “Granda” ha ottenuto per 824 interventi in 206 Comuni la cifra di 28,2 milioni di euro, circa la metà delle risorse andrà alle valli Tanaro e Monregalesi, dove ci sono stati i maggiori danni. Alcuni territori sono poi stati interessati soprattutto dalla rimozione dei detriti e del fango lungo le strade. Altri ingenti danni si sono avuti in media valle Po e nel Monregalese, nelle Langhe e in alta val Bormida, oltre ad alcune valli cuneesi. Alla Provincia di Cuneo sono state riconosciute per intero le somme urgenze dichiarate dall’ente, dalla pulizia stradale alle prove di collaudo sui ponti. Le risorse provenienti dallo Stato si aggiungono ai quasi 10 milioni di euro resi immediatamente disponibili dopo i disastri di novembre dalla Regione attraverso l’assestamento di bilancio. Soldi, in buona parte già spesi. Di questi, la provincia di Cuneo ha ricevuto 4.077.964,44 euro per eseguire 81 interventi in 53 Comuni.
La comunicazione è arrivata dall’assessore piemontese alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia, sulla base delle richieste pervenute dal territorio, raccolte dagli uffici regionali e inviate al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, con relazione di accompagnamento firmata dal presidente Chiamparino. Il Dipartimento ha autorizzato la ripartizione di 51 milioni di euro resi disponibili dal Governo per le opere di ripristino più urgenti nelle province di Torino e Cuneo. La somma è stata decurtata in via definitiva delle spese straordinarie per il personale a carico dei due enti Provincia (150 mila euro a Cuneo e 198 mila a Torino) di cui lo Stato non ha previsto il rimborso e, in attesa di chiarimenti sui lavori da eseguire, per le opere di sistemazione è stato momentaneamente “congelato” l’importo di 2.181.921 euro in provincia di Cuneo e di 941.062 euro in quella di Torino.
I lavori vengono gestiti da diversi enti. L’Agenzia Interregionale per il fiume Po ne ha in cantiere 3 in 3 Comuni per una spesa di 700 mila euro. Alle aziende gestrici del ciclo idrico integrato dell’acqua andranno, con l’obiettivo di sistemare le opere di loro competenza, 5.462.100 euro per 105 interventi in 43 Comuni. La Provincia di Cuneo si deve occupare di 373 progetti in 184 Comuni per un costo di 6.312.255 euro. Infine, sono 102 i Comuni coinvolti: per 343 interventi gestiti direttamente dagli stessi enti locali potranno utilizzare 15.791.243 euro.