CARAGLIO - A Caraglio circolano sui social fotomontaggi volgari di prof e studenti, la preside sospende tutti

I fatti all’Istituto comprensivo Riberi di Caraglio. Il provvedimento ha interessato 300 ragazzi delle Medie che hanno dovuto comunque recarsi a scuola per riflettere sull’accaduto

Redazione 10/06/2021 16:05

 
Foto modificate di professori e compagni di classe circolavano da qualche settimana sugli smartphone degli alunni dell’istituto comprensivo "Riberi" di Caraglio. Le immagini scattate durante la Dad o a scuola, di nascosto, erano modificate a scopi denigratori e spesso accompagnate da parolacce, insulti, pesanti allusioni sessuali.
 
Un comportamento ritenuto molto grave dalla dirigente scolastica dell’istituto, Raffaella Curetti, che in accordo con il Collegio docenti ha deciso di sospendere tutti i 300 studenti delle scuole Medie (dodici classi), con obbligo di frequenza per iniziative di riflessione sull’accaduto.
 
La preside ha anche preso carta e penna per informare i genitori con una lettera, spiegando che “(…) alcuni hanno ammesso le loro responsabilità, ma i più hanno negato. Moltissimi hanno riconosciuto di aver visto le immagini, chi sul proprio telefonino, chi su quello di compagni e amici”.
 
“La cosa che ci amareggia di più è che nessuno ha ritenuto di fermare questa catena, segnalando la cosa ai genitori o agli insegnanti - ha spiegato la dirigente scolastica -. Abbiamo sempre cercato di spiegare ai ragazzi i rischi dei social e della rete, mettendoli in guardia anche rispetto alle regole e alle conseguenze di eventuali iniziative condivise, come la diffusione di immagini di altri. L’Italia ha posto l’età per il consenso a 14 anni. Questo vuol dire che un ragazzo può iscriversi a Whatsapp, Tik Tok, Instagram solo se ha almeno 14 anni. Sotto i 14 anni deve essere registrato il consenso dei genitori. Che ne hanno anche la piena responsabilità”.
 
Un'affermazione completata da un monito: “Alcune immagini circolate e diffuse in modo molto ampio sono altamente offensive e i genitori degli alunni interessati, o i docenti, faranno le loro valutazioni se procedere anche in altre sedi”.
 
“Tali comportamenti non possono essere tollerati, soprattutto in una comunità improntata sulla formazione dei ragazzi - ha concluso -. Sia chiaro a tutti che la responsabilità individuale è la base di una cittadinanza consapevole. In sede di scrutinio, i consigli di classe attiveranno altri interventi, condivisi in sede collegiale, relativamente alle valutazioni del comportamento e di educazione civica, che è materia trasversale di competenza di tutto il consiglio di classe”.    

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