Non è una bestemmia affermare che la città di Cuneo non brilli per la cura del verde pubblico. Nell’ultimo Consiglio comunale prima delle vacanze estive lo stesso assessore all’Ambiente Davide Dalmasso aveva ammesso, obtorto collo, che il Comune ha delle difficoltà nella gestione delle aree verdi.
Il divieto dell’utilizzo del diserbante chimico ha reso la situazione, già problematica per la scarsità della forza lavoro, ancor più critica. Il pirodiserbo si è rivelato inutile e già nel mese di luglio stanno per esaurirsi le risorse iscritte a bilancio per l’intero 2019.
In attesa che da palazzo Civico giungano soluzioni per risolvere una situazione non facile, un gruppo di cittadini ha deciso di rimboccarsi le maniche e di curare in prima persona il verde pubblico del proprio quartiere. L’esempio viene da Confreria: i volontari hanno ricevuto dal settore Lavori Pubblici e Ambiente il necessario per espletare il compito che si sono dati e da lunedì 29 luglio inizieranno a maneggiare tosaerba e decespugliatore. Saranno di supporto alla regolare attività degli operai comunali.
“Al momento siamo in sei - spiega il capogruppo Nino Gessa - Contiamo di allargare il numero dei volontari già nei primi giorni di attività. Siamo convinti che vedendoci all’opera altre persone si aggiungeranno per darci una mano”.
L’iniziativa ha l’appoggio del locale Comitato di Quartiere che nelle scorse settimane aveva segnalato casi di mala gestione di aiuole e marciapiedi e fa seguito alla costituzione di gruppi analoghi nati in altre frazioni, riprendendo una mansione che alcuni volontari svolgevano nella frazione d’Oltrestura fino a due anni fa.