Riceviamo e pubblichiamo.
In molte città italiane si discute dell’introduzione generalizzata del limite dei 30 Km/h mentre a livello di Europa comunitaria capitali come Londra e Parigi operano in questo senso. Un progetto di risoluzione della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo persegue l’obiettivo della riduzione delle vittime tipiche della circolazione urbana, pedoni, ciclisti, motociclisti e della sensibile riduzione delle emissioni. I vantaggi per la sicurezza sono evidenti, oltre ad una diminuzione degli incidenti, lo standard dei 30 km/h garantisce al pedone il 90% di sopravvivenza anche rispetto ai 50 km/h.
Alcune città si orientano alla riduzione della velocità, come l’Amministrazione di Bologna che ha realizzato una campagna di comunicazione per sensibilizzare al rispetto dei limiti imposti dal progetto “Bologna 30”, in modo da coinvolgere tutti al raggiungimento dell’obiettivo di ridurre drasticamente il numero e la gravità degli incidenti stradali.
A Cuneo invece la “zona 30” istituita nel quartiere San Paolo testimonia la sua inefficacia. Le sbiadite indicazioni a terra e le insufficienti segnalazioni non hanno sortito alcun effetto in termini di riduzione delle velocità dei veicoli che talvolta supera abbondantemente anche il precedente limite dei 50 km/h. Se la creazione di una “zona 30” comporta un progetto in termini di sicurezza delle persone, una mobilità maggiormente rispettosa dei valori della collettività, un ripensamento del modo di muoversi in città, ebbene a Cuneo, nel quartiere San Paolo, di elementi del genere non se ne vede traccia. La mancanza di azioni dirette al miglioramento di sicurezza ed ambiente lascia trasparire la sensazione che questi valori siano enunciati ma poi non concretamente perseguiti. Se ne sono accorti anche i ragazzi della Parrocchia di San Paolo, dove è comparso un cartello con l’invito a rallentare in occasione dello svolgimento dell’oratorio estivo.
Fare rispettare la “zona 30” non dovrebbe essere un compito così difficile per la nostra Giunta Comunale, forse bisognerebbe ricorrere ad uno sforzo di volontà e sicuramente ad una certa dose di determinazione.
Paolo Mattei
Cuneo