Riceviamo e pubblichiamo:
Domenica 24 settembre vedrà sfilare nuovamente verso Boves, partendo da Cuneo, Borgo San Dalmazzo Chiusa Pesio e Peveragno, la Carovana della Pace, a 80 anni dall’eccidio nazista avvenuto il 19 settembre 1943. Con un tema chiaro: fatti di pace!
Ad ogni partenza verso Boves sarà letto un documento che esprime le convinzioni di coloro che hanno aderito alla Carovana 2023. Le ultime parole sono chiarificatrici: per noi “non esiste guerra giusta: solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli”.
Il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso ai giovani del Meeting di Rimini ha affermato: “Ogni volta che l’umanità si è trovata di fronte al baratro - è accaduto con le due guerre, mondiali, novecentesche - ha trovato, dentro di sé, le risorse quelle morali, per ripartire, per costruire un mondo diverso, in cui il conflitto lasciasse posto all’incontro. Per immaginare e progettare, il futuro insieme”.
In questi tempi così difficili, tra tante guerre e dentro una cultura della guerra, desideriamo che il camminare verso Boves sia un esprimere che vogliamo immaginare e progettare un futuro di pace insieme. Risuonano ancora nel nostro cuore le parole ascoltate il 25 aprile sempre dal nostro Presidente, quando ci ha ricordato con forza l’impegno della maggioranza del popolo italiano, uscendo dalla guerra, di “dare vita a una nuova Italia. Impegno e promessa realizzate in questi 75 anni di Costituzione repubblicana. Una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista”. Questo è lo spirito che anima la Carovana della Pace da sempre, come spesso sottolineava don Aldo Benevelli di cui ricordiamo il centenario della nascita.
Saremo aiutati in questo impegno durante il cammino verso Boves da brevi e creative riflessioni dei giovani sulle grandi sfide di oggi. Sul palco di piazza Italia ci offriranno piste di impegno concrete il presidente nazionale dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo, il presidente nazionale della ACLI Emiliano Manfredonia. La testimonianza di don Mattia Ferrari, cappellano sulla nave Mare Jonio della ong Mediterranea e di chi la guerra la soffre e la sfida ci apriranno il cuore alla speranza. Con chi arriverà anche in bicicletta da Fossano partecipando alla “corsa per la pace” ricorderemo che, come diceva don Tonino Bello, “Sì, la pace prima che traguardo, è cammino e, per giunta, cammino in salita”. Ma un cammino possibile e non vogliamo tirarci indietro.
Al termine della manifestazione lanceremo una sfida a tutti i presenti, ai singoli, alle associazioni come alle nostre amministrazioni comunali: aderire alla “Campagna, Italia, ripensaci”. È un fatto di pace, per noi, aderire a una campagna che invita l’Italia a ratificare il Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari. Proporremo un percorso per arrivare liberamente e consapevoli a questa adesione. Sarà una delle attività per continuare la Carovana della Pace. Crediamo sia un primo, forte, gesto di pace lottare per un mondo senza armi nucleari.
Termineremo la manifestazione con un breve show di musica animato dai giovani della band “Gli Sbandati”. Siamo tutti invitati a partecipare. Con Papa Francesco gridiamo: non lasciamo vincere la guerra, non lasciamoci rubare la speranza di un futuro migliore.
La commissione organizzativa