Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lettrice, indirizzata all'Unione dei Comuni della Valle Stura.
Egregi,
Vi scrivo in merito alla chiusura degli ambulatori in alta valle, essendomi fatta promotrice in prima persona di una raccolta firme digitale. Con piacere è stata accolta la prospettiva di una soluzione grazie al possibile interesse di un medico di medicina generale, ma la data in cui la prospettiva diverrà realtà, con le nevicate alle porte, è ormai di fondamentale importanza. Ed è per questo che Vi scrivo:
- Per ottenere una data certa di riapertura degli ambulatori
- Per sollecitare la predisposizione di una soluzione transitoria, ad esempio tramite un trasporto pubblico (eventualmente su prenotazione) dedicato ai comuni sprovvisti di ambulatorio, verso il comune più vicino provvisto di servizio, in un orario di visita dedicato. Sono a conoscenza che sul territorio operano associazioni che offrono servizio di trasporto per visite mediche, ma se si ritiene che i cittadini debbano avvalersi unicamente di tale servizio, questo va quantomeno opportunamente comunicato e organizzato sistematicamente, perché a volte chiedere quello che viene percepito come "un favore" è difficile, e allora si rinuncia o ci si mette a rischio su strade innevate pur di "non disturbare", con l'orgoglio di chi è abituato a sacrificare e ad accontentarsi di sempre meno servizi.
RingraziandoVi per l'attenzione, Vi informo che la presente lettera verrà resa pubblica per correttezza verso chi ha sostenuto la raccolta firme digitale.
Enrica Carmagnola