L’Italia senza un’azione straordinaria rischia di perdere centinaia di milioni di risorse comunitarie destinate ad un intervento strategico per l’agricoltura italiana, di fronte agli ingenti danni provocati dai cambiamenti climatici. Lo Stato, infatti, è debitore nei confronti degli agricoltori di mezzo miliardo per il mancato versamento dei contribuiti per le assicurazioni contro le calamità nelle campagne.
Per questo motivo Asnacodi (Associazione dei Consorzi di Difesa) ha richiesto l’intervento del presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone. Dopo la denuncia a mezzo stampa dei giorni scorsi, anche Coldiretti Cuneo torna sui ritardi nei pagamenti dei contributi agli agricoltori per sollecitare ancora una volta lo sblocco dei fondi che le aziende agricole attendono da quasi tre anni per il rimborso parziale dei costi assicurativi: per la nostra Provincia, gli importi da liquidare sono di circa 5 milioni e mezzo per il 2015, quasi 9 milioni per il 2016 e 11 milioni e mezzo per il 2017.
“Chiedere che intervenga il presidente Cantone è un’azione di grande importanza, poiché non possiamo più permettere che le nostre imprese attendano la liquidazione dei contributi risalenti, addirittura, al 2015 oltre che quelli riferiti agli anni successivi – sottolineano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo -. Sono ormai ostaggio della burocrazia da troppi anni. E’ inammissibile proseguire così, perciò occorrono subito misure straordinarie per allineare i pagamenti, poiché le inefficienze della macchina pubblica non possono continuare a ricadere sulle imprese. Come abbiamo più volte fatto presente, gli imprenditori, vista già la difficile situazione economica attuale, si trovano a dover far fronte ad impegni eccessivi per cui l’arrivo di tali contributi è fondamentale ed è paradossale che l'UE li abbia già erogati e che queste risorse rimangano ferme nelle casse ministeriali. Auspichiamo, quindi, che l’intervento dell’Autorità anticorruzione possa concretamente sbloccare la situazione”.
Coldiretti, nel sostenere la protesta di Asnacodi, ha chiamato a raccolta gli agricoltori nella Capitale convocando provocatoriamente l’Assemblea domani, mercoledì 30 maggio alle 10 in piazza davanti al Ministero delle Politiche Agricole in via XX Settembre 20 a Roma.