Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
siamo cattolici della provincia di Cuneo e ci ha incoraggiato vedere centinaia di migliaia di giovani convenire a Lisbona e stringersi intorno a Papa Francesco. Ma non riusciamo ancora a toglierci un sentimento di mestizia. Abbiamo l’impressione che questi giovani si ritrovino e operino ordinariamente solo all’interno delle loro parrocchie, delle loro associazioni, delle loro comunità; il mondo ad essi esterno, dissacrato e irreligioso, non li vede attivi, non li sente quando si tratta di affermare la loro fede, di contestare avvenimenti ingiusti, soprusi, disordini, anche di carattere locale e di poco rilievo pubblico. Ma soprattutto li vediamo pressochè assenti, non organizzati e mobilitati sui grandi temi attuali della famiglia, della maternità surrogata, delle adozioni gay, delle unioni e delle pretese del mondo arcobaleno che provocano contestazioni e accuse al mondo cristiano.
Una simile moltitudine di giovani credenti potrebbe influire decisamente su chi compie crimini che rimangono impuniti, su chi offende la nostra religione; potrebbe condizionare i fondamentalismi islamici, sarebbe in grado di arginare la confusione sessuale. Questa situazione è forse colpa di un malinteso senso di buonismo e dei timori di chi dovrebbe in campo ecclesiastico organizzarli e indirizzarli?
Le parole di Papa Francesco ai giovani (“Ambientalismo, narcisismo, povertà”) hanno più il sapore della consolazione, della speranza, del richiamo festaiolo alla vita comunitaria, anziché all’affermazione dei princìpi religiosi ed etici. È un avvicinarsi al mondo come agnelli fra i lupi, ma non per far valere la fermezza della fede, non per opporre la volontà del Vangelo, non per insorgere contro il permissivismo e il relativismo.
La civiltà cristiana ha bisogno che i suoi giovani vengano impegnati in sua difesa su tutta la linea contro i mali e le corruzioni della società moderna.
Ringraziamo per la pubblicazione, distintamente.
Chiarenza Paolo, Giordana Guido, Barbero Federica, Egidio Invernizzi, Mottinelli Fabio, Tassone Enzo