Da oggi in Piemonte la pratica dell’abbruciamento controllato per lo smaltimento dei residui vegetali derivati dallo sfalcio potrà essere autorizzata in deroga anche nei comuni di collina, collina depressa e pianura, e non solo più in quelli montani. È l’importante risultato dell’emendamento presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni al disegno di legge n. 305 “Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2024” e approvato nella seduta di ieri dal Consiglio regionale del Piemonte.
Spiega Bongioanni: "È una richiesta che ci è venuta con forza dal mondo agricolo e dai territori e rappresenta una svolta nell’uso delle buone pratiche in agricoltura e nel mantenimento dei boschi per la prevenzione del dissesto idrogeologico". L’emendamento, tecnicamente, interviene sulla legge regionale 22 gennaio 2019 n. 1, “Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale”: "Una legge – ricorda Bongioanni - che avevo scritto io e di cui mi ero fatto promotore, ma che su questo punto aveva incontrato l’ostruzionismo del mondo ambientalista. Questa modifica ora permette anche ai sindaci dei comuni di collina e collina depressa di autorizzare in deroga gli abbruciamenti vegetali per 30 giorni non consecutivi nell’arco dell’anno, e per 15 giorni non consecutivi nei comuni di pianura. Il Piemonte allarga così e rende più semplice il ricorso a una pratica antica e radicata nella saggezza dei nostri nonni, operata nel rispetto delle normative europee, ecologica e sostenibile per l’ambiente, che dev’essere considerata ordinaria manutenzione agricola e non macchinosa e complessa attività di smaltimento dei rifiuti".