Si è svolto lo scorso 10 maggio, nella sede di Mondovì di Confartigianato, un incontro per focalizzare l’attenzione sulla piaga dell’abusivismo. Presente all’incontro – oltre ai presidenti delle zone di Mondovì Davide Sciandra, Carrù Enzo Pollano e Ceva Enrico Molineri – il presidente regionale di Confartigianato Piemonte Giorgio Felici, il quale ha introdotto la serata. Ospite dell’incontro Biagio Carillo, Colonnello dell’Arma dei Carabinieri in congedo, già comandante NAS (Nucleo Antisofisticazione e Sanità), nonché noto criminologo e scrittore.
"Abbiamo organizzato questo incontro – spiegano da Confartigianato – perché da sempre la nostra Associazione, nelle varie azioni di supporto e tutela al comparto, si adopera per combattere il fenomeno del “sommerso”. Come Confartigianato chiediamo “tolleranza zero” per una fattispecie che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori. Si tratta, in fondo, di una questione di civiltà e giustizia sociale. L’auspicio è avviare un processo culturale di sensibilizzazione, coinvolgendo le Autorità, con i fini ultimi di mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati e valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani".
Secondo uno studio di Confartigianato, a livello nazionale, sono 3,2 milioni i lavoratori irregolari e gli operatori abusivi che popolano il sommerso, un mondo parallelo che “vale” 202,9 miliardi di euro e rappresenta l’11,3% del Pil e il 12,6% del valore aggiunto, in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei cittadini, alle casse dello Stato. In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono i settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi.