Dopo l’intorbidimento dell’acqua nella notte tra domenica e lunedì scorsi nella zona di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Boves, Castelletto Stura e Cervasca, sono state avanzate varie ipotesi sulla causa del fenomeno. Una di queste – diffusa da Acda – sosteneva che la motivazione fosse da ricercare in alcuni lavori svolti da Enel sull’alveo del torrente Gesso. Secondo Acda, infatti, quegli interventi avrebbero movimentato il materiale ghiaioso e ristretto l’area naturale del fiume. Poi, con l’arrivo delle forti piogge di domenica, l’acqua si sarebbe innalzata e avrebbe invaso la sorgente da cui proviene l’alimentazione della rete, rendendola torbida.
Enel però ha smentito questa ipotesi in una nota: "Le forti precipitazioni sul bacino del Gesso di domenica 18 agosto sono stata la causa dell’ingrossamento dei torrenti con un eccezionale intorbidimento dell’acqua in prossimità delle sorgenti del bandito. I lavori che Enel Green Power sta eseguendo in zona, autorizzati dalla Regione Piemonte, riguardano il ripristino della traversa sul torrente Gesso, una manutenzione straordinaria a valle delle alluvioni del 2023- 2024. L’area dell’intervento è situata 600 m a valle rispetto alle sorgenti; pertanto, le insinuazioni che collegano l’intorbidimento dell’acqua ai lavori che l’Azienda sta effettuando sono totalmente infondate".
Il presidente di Acda, Livio Quaranta, ha confermato che la causa dell’intorbidimento dell’acqua è da imputare unicamente alle forti piogge. "Questo tipo di precipitazioni – ha detto Quaranta – ci costringerà a introdurre correttivi che sono allo studio, alcuni sono anche già stati progettati. Sono molto costosi ma ormai indispensabili". Inoltre, per risolvere definitivamente i problemi di intorbidimento dalla sorgente, Acda ha progettato un sistema di filtraggio innovativo. Si tratta di un progetto finanziato con i fondi del Piano Nazionale per la Sicurezza e la Sostenibilità delle Infrastrutture per un valore totale di 14 milioni di euro.