“Ad oggi utilizziamo circa il 95% delle consegne Pfizer, non abbiamo quasi scorte di magazzino in modo da accelerare le vaccinazioni. Abbiamo avuto rassicurazioni, anche formali, sulle nuove forniture: 53.820 dosi arriveranno la prossima settimana, 51.480 quella successiva. Astra Zeneca questa settimana ha consegnato 17.800 dosi, domani ne arriveranno altre 20.900 dosi, nell’ultima settimana del mese 51.500. Moderna, infine, fornirà domani 11.100, altre 39.900 la prossima settimana. Al momento somministriamo 10 mila vaccini ogni giorno, potremmo raddoppiare se aumenteranno le consegne”. Lo ha affermato Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, durante la conferenza stampa in cui oggi, venerdì 12 febbraio, si è fatto il punto sulla campagna vaccinale anti Covid nella nostra regione.
Nei giorni scorsi le prime dosi sono state somministrate alle forze dell’ordine, la prossima settimana si darà avvio alle vaccinazioni per il personale scolastico e universitario (docente e non) e per gli over 80, fascia di popolazione più a rischio. Nel frattempo i punti vaccinali, 60 la scorsa settimana, sono diventati 100.
Da lunedì 15 febbraio il personale scolastico piemontese potrà effettuare la prenotazione su
www.ilpiemontetivaccina.it, piattaforma appositamente realizzata: la conferma verrà inviata tramite mail o sms, le inoculazioni partiranno da venerdì 19 febbraio. Per quanto riguarda gli over 80, sarà invece compito del medico di base effettuare la prenotazione e contattare il paziente per la pre adesione: anche in questo caso i dati del paziente verranno caricati su una piattaforma indicando il livello di priorità in base alle patologie ed eventuali problemi di trasporto (in questo caso verrà organizzata la somministrazione del vaccino a domicilio). L’appuntamento verrà fissato nel punto vaccinale più vicino alla residenza, l’inoculazione per gli over 80 inizierà domenica 21 febbraio.
Il proseguimento della campagna, come già detto, sarà subordinato agli approvvigionamenti, ma non solo: un’altra questione “in sospeso” è quella legata al vaccino Astra Zeneca, al momento autorizzato solo per pazienti under 55. “Abbiamo chiesto la validazione fino ai 65 anni, come già succede in Germania e in altri paesi”, ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.
Sul tema è intervenuto anche Antonio Rinaudo, responsabile dell’area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi: “Astra Zeneca è destinato in questo momento alle forze dell’ordine, ma in queste ci sono anche over 55: questi ultimi quindi non possono essere vaccinati con Astra, ma secondo il piano nazionale di vaccinazione nemmeno con Pfizer e Moderna, destinati ad altre categorie. Attendiamo la decisione di Aifa: se estendesse Astra agli over 65 ci solleverebbe da questo problema e ci permetterebbe di procedere alla vaccinazione completa delle forze dell’ordine”.
Altro tema sul tavolo quello della possibilità per le regioni di procedere autonomamente all’acquisto dei vaccini, richiesta presentata nei giorni scorsi al premier incaricato Mario Draghi dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Tramite SCR (Società di Committenza Regionale, ndr) abbiamo avviato un’indagine di mercato per individuare quali vaccini sono disponibili a quale prezzo. - ha spiegato Cirio, intervenuto durante la conferenza stampa - Si tratta di dosi che sarebbero destinate alle aziende, alle lavoratrici e ai lavoratori. Ad oggi siamo tenuti ad aspettare i tempi romani e ci atteniamo alle regole, ma se si presenterà una via per accelerare la percorreremo”.