Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
finalmente adesso tutti si sono accorti della necessità e vogliono gli invasi, ma di grazia, dove e quali? Regione, Provincia, Uncem, Anci, associazioni di categoria, liberi professionisti e pensatori diteci se avete un’idea, uno straccio di progetto in proposito. Ci vogliono anni di studi, di discussioni, di confronti, di autorizzazioni, e poi anni per vedere approvato un progetto definitivo e reperire il relativo finanziamento. Tutti, per non compromettersi, la fanno facile, vogliono piccoli invasi. Ma nessuno si avventura a indicare qualche elementare calcolo.
Il fabbisogno annuo di acqua della provincia di Cuneo, per uso plurimo (irrigazione, idropotabile, produzione idroelettrica e industriale) ammonta ad oltre 200 milioni di metri cubi. Servono soprattutto per irrigare i territori della destra Stura e la parte a valle della sinistra Stura, nonché il Buschese e il Saluzzese. In più gli invasi sono serbatoi necessari per garantire la regolazione delle acque in periodo invernale ed estivo, e per salvaguardare dalle piene straordinarie. Adesso fra i novelli intenditori è intervenuta la moda di reclamare la realizzazione di piccoli invasi. Ma un piccolo invaso prevede la portata di 50.000100.000 metri cubi di acqua. Se va molto bene ne può comportare 500mila metri cubi. Quanti ce ne vogliono per coprire il pressante e urgente bisogno di acqua della provincia Granda? E quale sarà il totale dei costi, vista la mancanza di economie di scala? Comunque avanti, fuori le ricerche e i progetti, prima che passino altri anni e anni. Ma poi, vista la situazione, abbiamo idea a chi ci si deve rivolgere per apprestare le realizzazioni?
Ringrazio per l’ospitalità.
Paolo Chiarenza (Busca), ex consigliere provinciale