Anche Ivano Martinetti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, interviene per stigmatizzare l’episodio di violenza omofoba accaduto sabato scorso a Cuneo. Dimitri Gadaldi, un trentenne lombardo residente a Torino, ha raccontato di essere stato prima molestato verbalmente e poi picchiato di fronte a un locale del centro storico, a causa del suo orientamento sessuale.
L’aggressione è stata denunciata alle forze dell’ordine, che a quanto si apprende hanno individuato in poche ore il presunto autore del pestaggio, un cittadino straniero: “Un momento triste per la Granda, - sostiene Martinetti - la nostra provincia entra infatti nelle statistiche relative alle aggressioni omofobe. Il nostro territorio a mia memoria, e a memoria di chi le indagini le fa per mestiere come il sito omofobia.org, non è mai figurato in questo tipo di statistiche. Ci sarebbe piaciuto evitare di essere presenti ancora per molto! Magari per sempre”.
Il pentastellato albese aggiunge: “Mi auguro che i gesti spregevoli della denigrazione e delle percosse che ha subito Dimitri, il ragazzo vittima del fatto di cronaca, vengano universalmente condannati, e puniti in modo esemplare. Da papà esprimo forte tenerezza e altrettanto rispetto per le parole del giovane, che oltre al dolore ha trovato il coraggio di denunciare e la forza d'animo di sorridere. Voglio inviargli un abbraccio simbolico e sentito a nome della parte sana della comunità cuneese, quel 99.9% che non si fa intimorire, il fiume umano positivo, allegro e consapevole della propria forza, che abbiamo visto sfilare al Pride di Cuneo! Grazie, Dimitri!”.