Rceviamo e pubblichiamo.
In seguito ai recenti episodi avvenuti nel cuneese, e in particolare a Madonna dell’Olmo, nei quali sarebbero stati segnalati comportamenti aggressivi e danneggiamenti da parte di motociclisti nei confronti di automobilisti e delle loro vetture, il Moto Club Granda Bike di Mondovì desidera esprimere la propria posizione ufficiale.
A parlare è il presidente del club, Luca Gavotto, anche componente del Comitato Spontaneo guardrail assassini, che interviene con fermezza: “In Italia ci sono circa 9 milioni di motociclisti. È ingiusto e pericoloso generalizzare un’intera categoria a causa dell’inciviltà di pochi individui, che – sia chiaro – si comporterebbero allo stesso modo anche alla guida di un’auto o di qualsiasi altro mezzo. Come Moto Club, condanniamo con decisione qualsiasi forma di violenza o intimidazione sulla strada”.
Il presidente Gavotto ha inoltre espresso la propria gratitudine alle Forze dell’Ordine, che sono intervenute con tempestività riuscendo a individuare il responsabile di almeno uno degli episodi segnalati: “Chi commette reati gravi come il danneggiamento e la violenza privata dovrà risponderne nelle sedi opportune. Confidiamo nella giustizia e nel lavoro delle autorità, che tutelano tutti gli utenti della strada”.
A fronte dell’ondata di messaggi denigratori che ha seguito i fatti, in particolare attraverso gruppi WhatsApp e social media, il Moto Club invita alla cautela nei giudizi e al rispetto reciproco, ricordando che la sicurezza sulle strade è una responsabilità condivisa.
“La convivenza tra utenti della strada, siano essi automobilisti, motociclisti, ciclisti o pedoni, non è sempre semplice – conclude Gavotto – e lo dimostrano i dati sugli incidenti stradali. Ma l’unico modo per migliorare la situazione è promuovere la cultura del rispetto e della responsabilità”.
Il Moto Club Granda Bike continuerà a impegnarsi per una guida consapevole, civile e rispettosa delle regole, valorizzando il motociclismo come passione, sport e stile di vita sano.
Moto Club Grandabike Mondovì