“In questi cinque anni abbiamo cercato di dare risposte a un mondo che per Cuneo e per il Piemonte è non solo importante, ma molto di più. Basti pensare che l’agroalimentare rappresenta più del 50% del Pil per la provincia di Cuneo”. A parlare è Matteo Gagliasso, consigliere regionale della Lega, ricandidato alle prossime elezioni, sempre a sostegno del presidente Alberto Cirio.
Un mondo, quello dell’agricoltura e degli allevamenti, a cui il consigliere regionale saviglianese ha sempre prestato particolare attenzione: negli scorsi mesi è stato tra i rappresentanti delle istituzioni schieratisi a fianco del “movimento dei trattori”, che ha portato le sue istanze nelle strade e nelle piazze di molti centri della Granda
Spiega Gagliasso: “Si tratta di un mondo che negli ultimi anni sta affrontando gravi difficoltà. Collaborando con il Governo e con il nostro segretario provinciale Giorgio Bergesio da cinque anni lavoriamo per sostenere chi tutela e valorizza i prodotti del nostro territorio. Chi lavora in questo settore deve fare i conti non solo con la concorrenza estera, ma anche con le disparità contributive esistenti tra regione e regione. Esiste quindi anche una concorrenza interna”.
Tra le problematiche più recenti quella della Peste suina africana: “Insieme al commissario Caputo stiamo cercando di fare fronte all’emergenza, con la priorità di preservare i tanti allevamenti esistenti sul nostro territorio”.
Prosegue il consigliere del Carroccio: “L’impegno per i prossimi anni è continuare nella valorizzazione dei prodotti e delle filiere, creandone anche di nuove: il distretto della frutta di Saluzzo, Savigliano e pianura può essere un bel volano se sfruttato bene. Dobbiamo valorizzare ciò che funziona e continuare a far crescere il resto. Sappiamo che i bandi esistenti non sono sufficienti a sostenere tutte le aziende, lavoreremo affinché tutti possano far fronte agli investimenti necessari per rimanere competitivi”.
Tema centrale per chi lavora nel settore agricolo è senz’altro quello dei cambiamenti climatici, che vede nelle aziende del settore quelle esposte più di altre. Dal 2019 Gagliasso è vicepresidente della Commissione Ambiente della Regione: “Ci sono fattori su cui non possiamo incidere, il meteo chiaramente non lo decidiamo noi, ma ci sono anche alcune iniziative che secondo me non aiutano. Si tende a considerare le aziende agricole come i maggiori inquinanti, non è così: alcune norme nel piano per la qualità dell’aria danneggiano le aziende senza un vero risvolto positivo per l’ambiente. Le aziende negli ultimi anni hanno lavorato tanto per ridurre l’inquinamento, i dati lo dicono, ma non si possono chiedere gli sforzi solo a loro: c’è poi la concorrenza sleale da parte di aziende estere che non devono sottostare alle stesse norme e importano prodotti di minore qualità. La tutela dell’ambiente è importante, ma non può gravare solo sulle aziende”.
Tra le priorità, in tema di adattamento ai cambiamenti climatici, in chiusura, la questione invasi: “Serra degli Ulivi è un inizio, ma bisognerà lavorare anche sugli alvei dei fiumi per creare altri piccoli invasi per trattenere le acque piovane”, chiude Gagliasso.