Il sistema ortofrutticolo italiano sta fronteggiando una crisi dovuta a problemi strutturali, a un mercato caratterizzato da prezzi bassi e a una competizione sempre più aggressiva. I surplus di offerta hanno, in questa situazione, effetti devastanti per i produttori e lo dimostra la drammatica campagna estiva di quest’anno.
"Cia Agricoltori Italiani Piemonte è molto preoccupata per la situazione che si sta verificando nella frutticultura piemontese, in particolare nella zona del torinese e del cuneese", spiega il presidente regionale Cia Piemonte Gabriele Carenini prima di concludere: "Lavoreremo a livello nazionale ed europeo, per far sì che un settore d’eccellenza come quello della frutticultura non venga abbandonato in un momento così delicato".
Si rende dunque necessario, per l’intero comparto ortofrutticolo, rivedere le proprie politiche commerciali, produttive, di organizzazione e di investimento, per mirare ad una maggiore competitività che sappia rispondere alle esigenze della distribuzione e dei consumatori.
Un intervento immediato è fondamentale. Consapevoli di tali problematiche, le organizzazioni professionali agricole, Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura, e le centrali cooperative Legacoop e Confcooperative, hanno tenuto un tavolo di discussione a Monforte, per porre le prime basi di un percorso comune sul tema. Un confronto significativo, per analizzare alcuni momenti salienti della crisi del settore negli anni, col fine di individuare i punti critici e ragionare su un percorso condiviso ed efficace. E’ il momento di operare su più fronti anche in vista dei futuri Psr, per definire degli obiettivi e stabilire dove concentrare le risorse con progettualità, elemento che sta mancando da diversi anni, con preoccupanti conseguenze.
Le organizzazioni presenti durante l’incontro intendono dunque unire le forze per avere una voce univoca legata ad un unico pensiero, che possa dialogare con gli attori principali e decisivi nel settore, come l’Assessorato all’Agricoltura e la Regione Piemonte, e stimolare gli organi competenti a ragionare su un progetto strutturato e una programmazione di azioni concrete per il bene di tutto il settore ortofrutticolo.