La Rete degli itinerari escursionistici della Regione Piemonte è la vincitrice, per la categoria “Opere di mobilità dolce già realizzate”, della 7ª edizione del Premio Go Slow, il più importante e unico riconoscimento italiano rivolto ai migliori progetti dedicati alla realizzazione di itinerari verdi.
Il Premio Go slow nasce con l’obiettivo di far emergere il ruolo centrale dell’architettura nella tutela dei territori, nella promozione di viaggi consapevoli e nei processi positivi di trasformazione del paesaggio culturale. Per questo, diffonde la cultura di progetti come garanzia di qualità ambientale e civile, premiando quelli con la rigenerazione urbana più sostenibile, che coniughino estetica e funzionalità e si distinguano per qualità e utilizzo appropriato delle strutture da rigenerare.
La giuria, composta da ingegneri, architetti e professionisti della mobilità dolce della Co.Mo.Do. (Cooperazione per la mobilità dolce), della Simtur (Società Italiana Professionisti Mobilità dolce e Turismo sostenibile) e della DMO Mediterranean Pearls, ha scelto di attribuire il primo posto al progetto della Regione Piemonte “per la notevole estensione territoriale della Rete, per la cura degli apparati cartografici, per l’integrazione con il trasporto pubblico, per aver realizzato un prodotto turistico continuativo e destagionalizzato che rappresenta un eccellente esempio di governo e gestione sostenibile di paesaggio, natura e ambiente”.
“Questo premio – ha dichiarato il vicepresidente e l’assessore alla Montagna, Fabio Carosso – è un importante riconoscimento per il notevole investimento che la Regione Piemonte ha messo in campo negli ultimi anni per promuovere l’escursionismo, il cicloescursionismo ed in generale l’outdoor, quale importante attrattiva del territorio montano e rurale. Dal 2000 ad oggi, sono stati investiti in questo settore circa 40 milioni, utilizzando fondi propri, nazionali e comunitari. Una politica che, vista la particolare ricchezza di opportunità che il Piemonte offre agli amanti della natura e degli sport all’aria aperta, può rappresentare un’importante risorsa per i territori montani e collinari, una fonte di occupazione e reddito e, infine, un modo per conservare il paesaggio e tutelare l’ambiente naturale”.