CUNEO - Al "Santa Croce" inaugurato il nuovo reparto di Medicina Interna

Nell'occasione sono anche stati presentati due nuovi macchinari in dotazione all'azienda ospedaliera: un acceleratore lineare per la radioterapia e una risonanza magnetica 3 Tesla

a.d. 09/09/2024 14:37

Stamattina all’ospedale “Santa Croce” di Cuneo si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del nuovo reparto di Medicina Interna. Nell’occasione sono stati anche presentati due nuovi macchinari in dotazione all’azienda ospedaliera: un acceleratore lineare e una risonanza magnetica a 3 Tesla. 
 
Erano presenti tra gli altri, oltre ai vertici dell’ospedale e dei reparti interessati, anche gli assessori regionali Marco Gallo e Paolo Bongioanni, il presidente della Provincia Luca Robaldo, la deputata Monica Ciaburro, la consigliera regionale Giulia Marro e alcuni Sindaci del territorio, insieme a molti rappresentanti delle associazioni.
 
Ad aprire la giornata è stato il direttore generale dell’azienda ospedaliera Livio Tranchida: “Oggi è una bella giornata. Inauguriamo un reparto completamente rifatto, fisicamente spostato dal Carle, che quindi ritorna a casa. A ottobre daremo anche il là ai lavori antisismici alla vecchia palazzina del Carle, finanziati dal Pnrr. In questi ultimi 15 mesi abbiamo raggiunto risultati entusiasmanti, raccogliendo l'azienda in un momento molto difficile. Non parliamo di numeri, ma di presa in carico dei problemi dei pazienti. Abbiamo fatto cose che sono possibili solo qui, per il sistema valoriale che c’è, nonostante le grandi difficoltà: oggi in Italia il Sistema Sanitario nazionale riceve il 6,2% del PIL, in Gran Bretagna, per fare un esempio, questa quota arriva al 9%”. 
 
Poi l’intervento del dottor Luigi Fenoglio, primario del reparto di Medicina Interna: “Qui è possibile portare avanti progetti che altrove sono quasi impossibili: il progetto che presentiamo oggi parte da lontano, è stato pensato già una decina di anni fa, oggi trova realizzazione grazie all’appoggio del direttore Tranchida. Il numero percentuale di ricoverati in Medicina Interna provenienti dal Pronto Soccorso è in aumento e aumenterà, a causa dell’invecchiamento della popolazione. A Cuneo abbiamo una degenza media tra le più basse in Piemonte, anche grazie alla nostra organizzazione”.
 
Il nuovo reparto, non più suddiviso tra “Santa Croce” e “Carle”, ha 53 posti letto suddivisi tra alta e bassa intensità, è attivo 24 ore al giorno, sette giorni su sette: vi operano quattro équipe mediche con bed manager di riferimento, sei settori infermieristici, è sempre attivo un medico internista di guardia interdivisionale notturna. “Il contesto epidemiologico dei pazienti che vengono ricoverati sta cambiando: - ha proseguito il dottor Fenoglio - sono soprattutto anziani, con diverse patologie, con malattie croniche che si riacutizzano. Non è sempre facile dal Pronto Soccorso capire subito le cause e quindi indirizzare il paziente verso i reparti. Per questo abbiamo pensato a un nuova medicina interna: un reparto generalista ma caratterizzato da una maggiore intensità di cura in una sua parte, dove il paziente può trovare risposte adeguate senza occupare un letto in medicina d’urgenza semi-intensiva, con accessi facilitati agli esami diagnostici più approfonditi”.
 
A presentare il nuovo acceleratore lineare è stata la dottoressa Anna Merlotti, direttrice del reparto di Radioterapia: il nuovo macchinario, già attivo, è stato acquistato grazie a fondi del PNRR (con uno stanziamento di circa 130 milioni ne sono stati acquistati sessantadue in tutta Italia). L'acceleratore lineare è utilizzato per la radioterapia e utilizza le radiazioni ionizzanti, analoghe a quelle utilizzate in diagnostica ma di energia molto più elevata, con finalità terapeutiche. Almeno il 40 per cento dei tumori viene curato con la radioterapia, utilizzata anche per trattamenti sintomatici e palliativi.
 
Il dottor Alberto Talenti, primario di Radiodiagnostica, ha illustrato invece il nuovo macchinario per la risonanza magnetica a 3 Tesla, acquistata per poco più di 900 mila euro grazie a una donazione della Fondazione CRC e a fondi propri dell’azienda ospedaliera. Si tratta di uno strumento da oltre 3 tonnellate, che ha richiesto interventi strutturali sullo stabile che lo ospite che direttamente lì è stato assemblato, nella zona dell’ospedale in cui sono già attive le altre due risonanze: entrerà in funzione in autunno.
 
A seguire gli interventi degli assessori regionali presenti. “È una giornata importante, sono passi importanti per il nostro ospedale. Dico nostro, perché è ospedale di tutti. Voglio sottolineare in particolare il clima positivo che si respira oggi. Un grande lavoro è stato fatto da Tranchida, che sta mettendo tutti nelle condizioni di lavorare meglio, questo si sente e si respira”, ha detto Gallo. Poi Bongioanni: “Quella del Santa Croce è una squadra, quando si lavora insieme, senza rivalità interne e invidie, allora la squadra vince. La Regione è al fianco di Tranchida, che ha la nostra massima fiducia, e di questa azienda. Con uomini così la partita difficile della sanità si può vincere”.
 
In chiusura, ancora Tranchida: “Sento un forte attaccamento a questo territorio e questa azienda. Quando mi dicono che sono l'uomo giusto, rispondo che sono io ad aver trovato l'azienda giusta. In un momento in cui le risorse per la sanità non ci sono o sono poche, l'unica scelta possibile è mettersi in discussione. Bisogna uscire dal ‘si è sempre fatto così’. Tutto il settore medico vive di ricerca, innovazione, di continua messa in discussione di certi modelli”.
 

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