Ecografie, risonanze e Tac nelle classi di priorità B e D anche il venerdì sera, fino alle 23, e il sabato, dalle 8 alle 14. È l’iniziativa che prenderà il via al “Santa Croce” di Cuneo tra il 30 giugno e il 1° luglio, attiva fino a fine anno: un primo tassello per la riduzione delle liste d’attesa, presentato stamattina in una conferenza stampa organizzata presso l’ospedale. L’adesione del personale sarà su base volontaria, l’iniziativa è finanziata da fondi stanziati dalla Regione Piemonte.
“Quello delle liste d’attesa è un tema molto sentito dalla popolazione, ma anche dai nostri professionisti: senza la loro adesione questo progetto non sarebbe possibile. Questo primo step riguarda la Radiologia, ne seguiranno altri”, ha commentato il commissario delll'ospedale Livio Tranchida: “Io non parlo di ‘problema’, parlo di ‘fenomeno’: c’è un comportamento che sta cambiando in maniera significativa dopo la pandemia, la richiesta di prestazioni ha registrato incrementi importanti. Non c’è una sola chiave di lettura, l’analisi è molto complessa. Allo stesso tempo non c’è solo una soluzione e soprattutto non servono soluzioni ‘a spot’, con misure sporadiche”.
A seguire l’intervento di Giuseppe Coletta, direttore sanitario dell’ospedale, che ha illustrato alcuni numeri che fotografano questo aumento della richiesta: le prestazioni ambulatoriali al “Santa Croce”, per esempio, sono aumentate da 107.990 a 112.490 tra il 2019 e il 2022. Un aumento particolarmente consistente ha riguardato le prestazioni in classe di priorità, che come detto saranno coinvolte nel progetto presentato stamattina. Raffrontando i mesi di maggio del 2019 e quello del 2023 si registrano aumenti rispettivamente del 5% e 3% per quanto riguarda le prestazioni specialistiche ambulatoriali e i ricoveri chirurgici.
Il dottor Alberto Papaleo, direttore del Dipartimento Interaziendale dei Servizi, ha poi parlato delle strumentazioni in dotazione ai reparti, che tra quest’anno e il prossimo verranno in parte rinnovate grazie al PNRR. A illustrare nel dettaglio l’iniziativa per la riduzione delle liste d’attesa il dottor Alberto Talenti, primario di Radiologia: “Attualmente non stiamo riuscendo a dare una risposta a questo incremento di richieste. Con questo progetto in totale istituiamo 52 turni aggiuntivi per complessive 260 ore, con l’intenzione di svolgere più di 520 esami”.
Presente anche l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, che con il suo intervento ha chiuso la conferenza soffermandosi sulle cause del problema liste d’attesa: “C’è sicuramente carenza di personale, non riusciamo a trovare né medici, né infermieri: un progetto di questo tipo fa quindi onore al personale coinvolto. Non dare una risposta adeguata ai cittadini andrebbe a danneggiare in particolare le fasce più deboli, che non possono permettersi di rivolgersi ai privati”. Icardi era reduce dall’incontro con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che si è tenuto ieri a Roma: “Il Servizio Sanitario Nazionale è altamente sottofinanziato, e ieri lo abbiamo rivendicato a Roma, ma uno degli altri principali problemi sono proprio le liste d’attesa. Oggi lo affrontiamo dalla parte dell’offerta, aumentandola, ma bisogna lavorare anche sulla domanda e sull’inappropriatezza di molte prestazioni che vengono richieste. Un problema che possiamo risolvere solo lavorando in rete sul territorio”.
“L’incremento della richiesta di prestazioni - ha chiuso Icardi - arriva in alcuni casi anche al 30%, il tutto con la coda della pandemia che rallenta ancora il sistema. Andando avanti così il sistema implode, e ill problema non è solo del Piemonte. Non sarà la carenza di personale, ma la richiesta di prestazioni elevata a farci implodere, e il problema si può risolvere con interventi strutturali di carattere nazionale”.