Ha preso il via oggi, martedì 31 luglio, nelle tre carceri del distretto del Tribunale di Cuneo lo Sportello di orientamento legale in carcere. L’iniziativa, che interessa la Casa circondariale di Cuneo e le Case di reclusione di Fossano e di Saluzzo, consente ai detenuti che ne facciano richiesta di ottenere consulenze personalizzate su qualunque tematica giuridica da parte di un avvocato professionista.
L’iniziativa - seconda in Italia dopo quella realizzata da alcuni anni dall’Ordine degli Avvocati di Milano - è curata dalla segreteria dell’Ordine degli Avvocati di Cuneo e prevede, per ora, il coinvolgimento di diciannove avvocati professionisti che si sono resi disponibili su base volontaria e che non potranno assumere incarichi di legale di fiducia dai detenuti che incontreranno. Una regola, questa, che consente loro di non contravvenire al codice deontologico dell’Ordine e di evitare confusione fra i ruoli e conflitti d’interesse.
“Una tappa importante - ha dichiarato il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Bruno Mellano - che costituisce l’approdo di un lavoro durato tre anni e nato da un'intuizione della garante dei detenuti di Fossano. L’avvio di questo servizio dedicato alla popolazione detenuta rispecchia appieno le previsioni della legge di riforma dell’attività forense e realizza un obiettivo di azione delle figure dei garanti. In un momento particolarmente significativo come quello attuale, che ha visto l’attesa vana di una riforma dell’ordinamento penitenziario, appare quanto mai importante la condivisione di percorsi comuni fra istituzioni diverse per garantire i diritti delle persone detenute”.
Lo Sportello è frutto del protocollo sottoscritto il 20 marzo nella sede dell’Ordine degli Avvocati di Cuneo per rendere effettiva anche per il detenuto la previsione dello Sportello del cittadino contenuta nella legge di riforma dell’attività forense (legge 247/12, art. 30). Il progetto, fortemente voluto dall’Ordine dell’Avvocatura di Cuneo, è stato realizzato in collaborazione con la sezione di Cuneo della Camera penale “Vittorio Chiusano“ e con il coordinamento dei garanti delle persone detenute del Piemonte, dal Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e dalle tre direzioni di carcere coinvolte.