Venerdì 3 febbraio nella sala Giunta del Palazzo comunale di Alba è stato presentato il masterplan per la valorizzazione della fascia fluviale del fiume Tanaro. Nato dal Programma Territoriale Integrato (PTI) “Alba, Bra, Langhe, Roero” e dall’accordo di programma stipulato tra la Regione Piemonte ed alcuni comuni tra cui Alba, è un documento di indirizzo strategico per lo sviluppo di un'ipotesi complessiva di territorio con l’individuazione di soggetti interessati, possibili fonti di finanziamento, strumenti e azioni necessarie per la realizzazione di un “Parco Fluviale” lungo il Tanaro, in grado di coniugare difesa idrogeologica con gli aspetti ecologici, culturali e fruitivi, sulla base delle attese e delle proposte dei soggetti coinvolti.
Lo studio di fattibilità realizzato da un raggruppamento di professionisti incaricati dal Comune di Alba è stato illustrato davanti a Rosanna Martini Assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Alba, Alberto Gatto Assessore ai Lavori pubblici dello stesso comune ed ai referenti dei comuni coinvolti: Bra, Pocapaglia, Santa Vittoria d’Alba, Monticello d’Alba, Roddi, La Morra, Barbaresco, Neive, Guarene, Castagnito, Magliano Alfieri, Govone. Al progetto aderiscono anche i comuni di Cherasco e Verduno.
L’obiettivo è attrezzare la fascia fluviale per renderla canale di accesso ai siti Unesco aumentando le mete e gli itinerari turistici attrezzati con presidi per il controllo e la manutenzione dei luoghi attraverso il coinvolgimento di soggetti gestori nel recupero di zone abbandonate, aree industriali dismesse, zone degradate, centrali idroelettriche e vecchi mulini, integrando con una rete di piste ciclabili le risorse naturali, con le mete storico-culturali quali i castelli, i luoghi letterari e le attività enogastronomiche.
Tra gli obiettivi del masterplan individuare una serie di interventi da realizzare nel breve-medio periodo attraverso il coinvolgimento dei privati e con programmi per accedere ai fondi della Comunità Economica Europea.
Il masterplan individua sette zone implicate nel progetto: la confluenza Tanaro-Stura di Demonte potrebbe diventare un circuito tra storia e natura; la Tenuta Reale di Pollenzo è ipotizzata come polo tra cultura e gusto con il coinvolgimento dell’hotel, dell’Università di Scienze Gastronomiche, dell’Agenzia di Pollenzo per la gestione del presidio, dell’Autorità di Bacino del Po (AIPO) per la riattivazione del ponte sospeso, la Provincia di Cuneo e i privati; il Canale di Verduno e l’Isolotto pensati come parco dello sport; la confluenza Tanaro-Talloria ipotizzata come paesaggio fluviale; la Città di Alba come parco urbano tra le due sponde; le Rocche di Barbaresco pensate come paesaggio fluviale tra storia e natura; gli Stagni di Neive per un paesaggio fluviale e l'osservazione della natura.
«Si tratta di un progetto molto ambizioso – spiega l’Assessore alla Mobilità del Comune di Alba Rosanna Martini – su cui stiamo lavorando con impegno. Il possibile coinvolgimento dei privati potrebbe portare alla realizzazione di attività ricreative, sportive e attrattive lungo il percorso che diventerebbe una cerniera di comunicazione fondamentale tra la Bassa Langa e il Roero. A tal fine è prevista l’ottimizzazione di piste ciclabili e stazioni ferroviarie. Entro il mese di febbraio ci saranno altri incontri mirati con le amministrazioni delle sette zone coinvolte per esaminare in dettaglio i vari aspetti e per raccogliere eventuali suggerimenti».