"Con la piena concordia tra Ordine dei medici e degli infermieri si è ricucito lo strappo consumato tra i professionisti sanitari in occasione del dibattito sugli algoritmi assistenziali".
Queste le parole dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi al termine dell’incontro di questa mattina in Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, alla presenza anche del Direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche in merito agli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici (ACAI) per il Sistema di Emergenza Sanitaria Preospedaliera 118 della Regione Piemonte.
"I medici non scenderanno dalle ambulanze - ha proseguito ancora Riboldi -, la competenza degli infermieri verrà, insieme al loro ruolo, pienamente riconosciuta e il sistema 118 veleggerà verso nuovi lidi di qualità ed efficacia nelle cure mettendo sempre al centro il paziente. Un accordo suggellato da una triplice stretta di mano finale che sottolinea il ritorno della concordia tra gli ordini".
Come riportato nell’accordo siglato: "La Regione Piemonte considera il Medico del 118 quale elemento indispensabile per la tutela della popolazione, sia nel ruolo di Medico di Centrale Operativa (da sempre presente nelle CO 118 del Piemonte) sia per gli interventi classificati come Codice Rosso e/o critici, compresi quei casi dove si manifesta la necessità di somministrare dei farmaci analgesici stupefacenti".
Accanto a questo, in considerazione della congiunturale carenza nazionale di medici che sta investendo a tutti i livelli l’assistenza in Emergenza Urgenza (118 ma anche i Pronto Soccorso), l’introduzione delle automediche (ASA) quali vettori di professionalità dovrà essere strutturata, progressivamente, all’interno della rete dei mezzi di soccorso avanzati per poter operare a sostegno dei pazienti più critici.
In questo quadro gli ACAI sono quindi elementi indispensabili per garantire che all’occorrenza il personale infermieristico durante gli interventi possa fare riferimento alle migliori best practice emanate dalle Società Scientifiche internazionali con l’eventuale collaborazione del medico di Centrale Operativa. Gli ACAI consentono una standardizzazione dell’approccio al paziente e ai principi terapeutici sempre nell’interesse di tutela della salute della popolazione ma anche per la salvaguardia professionale e legale degli infermieri.
"Un grazie ai due advisor, Valter Galante e Gianluca Ghiselli, per l’impegno profuso in queste settimane per trovare la sintesi che ha portato alla sottoscrizione dell’accordo", ha concluso l’assessore Federico Riboldi.